Comunità, forza del branco e valori inalienabili nel romanzo “Impronte di lupo”

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Nel mondo della piccola editoria si affacciano, con sempre maggiore assiduità, nuove realtà che stanno già trovando un proprio spazio in un mondo considerato dai più in forte difficoltà se non addirittura in crisi. Tra queste figura la nuova casa editrice “Passaggio al Bosco”, tra le prime ad avventurarsi nella narrativa. Apripista della collana in questione è l’opera prima di Lorenzo De Bernardi, il romanzo “Impronte di lupo”.

Il volume si presenta diviso in venti brevi capitoli (per un totale di 180 pagine) che si divorano l’uno dopo l’altro seguendo le vicende del protagonista Michele attraverso la ricerca dell’identità e dei capisaldi intorno ai quali costruire la propria esistenza. Il viaggio che coinvolge il protagonista è anche metafora dello stesso, un viaggio non solo verso l’amata Irlanda ma anche interiore per comprendere il valore dell’amicizia, del clan (per usare un termine gaelico), della comunità.

La comunità che vive di regole e leggi non scritte, in cui nessuno viene lasciato indietro al primo errore e con la quale ritrovarsi nei momenti più difficili e in quelli più divertenti e goliardici. È in questo modo che la crescita interiore di Michele si struttura di pari passo al ruolo che le passioni, da quella amorosa verso Caterina a quella sportiva verso il rugby e la curva calcistica del Varese, hanno in un momento particolare della vita.

Nel libro non mancano prese di posizione nette su tematiche delicate e che trovano sempre meno spazio nel dibattito nazionale e internazionale come le ripercussioni che comportano in una coppia e in particolare nella donna la scelta, ormai fin troppo facile se non del tutto banale, dell’aborto per esigenze economiche.

Parlando di comunità e branco non sarebbe stato giusto non ritagliare lo spazio che un animale più di tutti ha in relazione a questi concetti ed è così che De Bernardi dedica al lupo il ruolo di “animale guida” all’interno del racconto. Non manca l’attacco alla falsa informazione, alle omissioni verso quei focolai ancora accesi nel mondo dove è in atto l’eterna lotta tra il sangue e l’oro, tra la tradizione e i ferventi fautori del pensiero unico globalizzato.

Senza dare anticipazioni al lettore “Impronte di lupo” è la storia di un ragazzo che trova le proprie radici a centinaia di chilometri da casa per farvi ritorno con una maggiore consapevolezza in grado di fargli capire che si combatte per la propria idea anche nelle azioni quotidiani sul proprio territorio agendo per il bene della comunità alla quale si è legati.

(di Luca Lezzi)

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