Secondo fonti ufficiali ucraine, un attacco aereo russo sulla città di Leopoli, nell’Ucraina occidentale, ha ucciso sette persone, tra cui tre bambini.
Mosca ha intensificato i suoi attacchi aerei dopo l’offensiva a sorpresa dell’Ucraina nella regione russa di Kursk.
L’attacco missilistico e con droni al centro storico di Leopoli ha scatenato nuove richieste da parte delle autorità ucraine ai partner occidentali affinché forniscano sistemi di difesa aerea e armi a lungo raggio per reagire attaccando obiettivi nel cuore della Russia.
“In totale a Leopoli sono morte sette persone, tra cui tre bambini”, ha scritto il ministro degli Interni Igor Klymenko sull’app di messaggistica Telegram.
Ha affermato che le operazioni di ricerca e soccorso sono in corso a Leopoli, città situata vicino al confine con la Polonia, membro della NATO, che è stata in gran parte risparmiata dagli ultimi due anni e mezzo di guerra.
Le sirene hanno risuonato su Leopoli prima dell’alba di mercoledì, secondo quanto dichiarato dal sindaco Andriy Sadovy, che ha consigliato alla popolazione di mettersi al riparo mentre le difese aeree erano impegnate a respingere una raffica di missili.
Secondo quanto affermato dalla procura, almeno 40 persone sono rimaste ferite e l’attacco ha danneggiato scuole e strutture mediche, nonché edifici nel centro della città.
L’assalto a Leopoli faceva parte di un più ampio bombardamento in tutta l’Ucraina, con il lancio di 13 missili e 29 droni, ha affermato l’aeronautica militare, aggiungendo di aver abbattuto sette missili e 22 droni.
I resti di un missile abbattuto sono caduti nella città centrale di Kryvyi Rih, hanno riferito i servizi di emergenza ucraini, danneggiando l’hotel Arena e ferendo cinque persone.
Le autorità ucraine hanno denunciato gli attacchi notturni alle infrastrutture civili a Leopoli e Kryvyi Rih.
“Il nemico pagherà per quello che ha fatto”, ha affermato il primo ministro ucraino Denys Shmyhal.
Le armi consegnate dai partner occidentali all’Ucraina dopo l’invasione su vasta scala sono spesso accompagnate da restrizioni che ne proibiscono l’uso contro obiettivi situati all’interno della Russia.
L’Ucraina ha insistito affinché queste restrizioni venissero revocate, un appello che Shmyhal ha ripreso dopo i recenti attacchi.
Il presidente Volodymyr Zelensky ha anche chiesto agli alleati occidentali di fornire all’Ucraina armi a lungo raggio per “rispondere giustamente al terrore”.
L’attacco notturno ebbe luogo dopo uno dei bombardamenti più mortali della guerra nella città centrale di Poltava.
Oltre 50 persone sono state uccise e centinaia sono rimaste ferite nell’attacco a un istituto scolastico militare e al vicino ospedale.
