Monte Olimpo dei

Il Monte Olimpo, la casa degli dèi dell’antica Grecia

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Il Monte Olimpo con i suoi 2,917m non solo è la montagna più alta della Grecia, ma nell’antichità era considerata anche la dimora degli dèi. Conosciuto dai greci come Όλυμπος, Olympos, questa montagna ha più di 50 vette e la più alta, chiamata Mytikas, ovvero “naso”, raggiunge l’altezza massima di 2,916m.

Ed è proprio sul “naso” del monte Olimpo che, secondo l’antica mitologia ellenica, dimoravano tutti gli dèi e risiedeva il “Signore dell’OlimpoZeus.

La mitologia greca ed il monte Olimpo

 

Mitologia greca Zeus
Zeus, Hera e le divinità definite “olimpiche”.

Non si è ancora unilateralmente stabilito da dove derivi la parola Olimpo, sta di fatto che la prima variante Oulumpos la incontriamo nell’Iliade. Nei poemi Omerici infatti gli dèi sono molto presenti, essi agiscono spesso sulla terra favorendo o sfavorendo i loro campioni o i loro nemici.

Che la montagna più alta della Grecia sia stata identificata come la dimora degli dèi non ci deve dopotutto sorprendere. È lo stesso poeta Omero ad utilizzare il termine Olimpo come sinonimo per Ouranos, “cielo”. Successivamente il Monte Olimpo verrà identificato anche come “Il trono dei cieli”.

Altissimo e difficilmente accessibile, costantemente ricoperto di dense nuvole bianche, l’Olimpo ancora oggi si innalza come tramite fra terra e cielo. Ed è proprio questo che impressionava gli antichi abitanti della regione: la connessione fra mondo terreno e mondo solare che si manifesta in alta montagna.

Voler riportare qui tutte le attestazioni antiche che parlano del monte Olimpo sarebbe impossibile. Il più grande narratore della religione greca dopo Omero fu sicuramente Esiodo. L’autore de Le opere e i giorni e della Teogonia racconta la nascita degli dèi, il trionfo di Zeus e l’instaurazione dell’ordine olimpico sulla terra.

E voi salvete, o Muse che avete soggiorno in Olimpo,
Isole, e voi, Continenti, tu Ponto dall’acque salate.
E adesso delle Dee cantate la stirpe, o canore
Muse d’Olimpo, figlie di Giove che l’egida scuote,
quante, nei talami entrate degli uomini nati a morire,
Dee, generarono figli che al volto sembravano Numi

-Esiodo, Teogonia, vv 963-8.

La dimora degli dèi

Dei del Monte Olimpo

 

Che la montagna più alta della Grecia sia identificata come dimora degli dèi non ci deve sorprendere dunque. Decine e decine sono le tradizioni e religioni antiche che hanno posto gli dèi o le potenze divine sugli alti picchi montani. L’alta montagna è infatti un luogo spirituale, dove gli uomini possono entrare in contatto con le potenze celesti.

Come scrisse Julius Evola:

Se antiche mitologie misero nelle altezze il simbolico soggiorno degli «dèi», ciò è mito, ma simultaneamente è espressione allegorica di un significato che è reale; e che può sempre rivivere in sede di interiorità.”

La montagna diviene dunque il luogo prediletto per l’uomo per incontrare il divino, l’assoluto. L’ordine interiore si va a conformare con quello esteriore delle alte vette e del cielo terso. Qui, come in cima ad una alta torre d’avorio, Zeus osserva tutto ciò che accade sulla terra.

Ora, quand’ebbero i Numi beati compiuto il travaglio,
e pel potere fu coi Titani decisa la lotta,
essi decisero allora, ché Terra ne dava consiglio,
che fosse re dei Numi beati e signore d’Olimpo,
Giove che tutto vede: fra gli altri ei divise gli onori.

Esiodo, Teogonia, vv881-885.

Spesso gli dèi interagiscono con i mortali, li aiutano o dannano, li ricompensano o maledicono. Altre volte invece sono gli stessi dèi a fremera d’impazienza dalle dimore olimpiche. Non sempre infatti possono intervenire nelle vicende umane. Diverse volte il poeta Omero ci racconta di come ai signori dell’Olimpo fosse stato proibito di intervenire a fianco di Achei o Troiani.

Ma sulla vetta somma d’Olimpo, fra nuvole d’oro,
sedea, qui dal volere di Giove costretto, ove anch’essi
erano gli altri Numi, costretti lontan dalla guerra.

Omero, Iliade, XIII

In questo caso è Marte che freme dal desiderio di aiutare i suoi prediletti, ma non può. Pure alle altezze olimpiche è proibito modificare le trame del Fato stabilito dalle Moire.

La casa di Zeus nella storia

Storicamente parlando il massiccio del monte Olimpo faceva da confine fra Tessaglia e Macedonia. Per via della sua mole e la conformazione il monte fu il rifugio di briganti almeno fino alla fine della dominazione Ottomana della Grecia. Sulle pendici dell’Olimpo si erano rifugiate infatti diverse comunità di Klephts, ovvero di Clefti, una milizia irregolare Ortodossa.

Fra i comandanti delle forze di liberazione Greche c’era pure un nativo dell’Olimpo, tale Giorgakis Olympios. Giorgiakis morì da eroe durante la guerra quando, in seguito alla sconfitta di Sculeni 1821, rifugiandosi in un monastero venne assalito da preponderanti forze ottomane. Pur di non cadere nelle mani dei Turchi, Giorgiakis si fece saltare in aria con il monastero di Secu portando con sé numerose forze Ottomane.

Oggi il Monte fa parte del Parco nazionale del Monte Olimpo. Il parco supera la superficie di 120 km ed ospita una grande varietà di foreste di pino, faggio e piante sempreverdi.

Le prime escursioni sul monte Olimpo

Olimpo Grecia
Il monte Olimpo innevato

I primi ad ascendere il monte Olimpo furono il greco Christos Kakkalos e gli svizzeri Frederic Boissonas e Daniel Baud-Bovy. La scalata avvenne il 2 agosto 1913. Kakkalos, per via della sua grande esperienza nello scalare l’Olimpo, fu il primo uomo a giungere in cima al Mitakas, al naso della montagna. La supposta dimora degli dèi.

Secondo ritrovamenti archeologici la terza vetta della montagna, conosciuta come Agios Antonios, Sant’Antonio, era la sede di un tempio dedicato a Zeus. Il Parco del Monte Olimpo, ricco di foreste, è casa di numerosi animali fra cui cinghiali, volpi, gatti selvatici, caprioli e stambecchi.

(Fausto Andrea Marconi)

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