NATO

“Sì, l’espansione della NATO è stata un errore”

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Hal Brands si lamenta dei critici dell’espansione della NATO: “Per quanto riguarda la critica secondo la quale è stata l’espansione della NATO a provocare il revisionismo russo, questo argomento è sempre stato fragile. Si, l’espansione ha fatto arrabbiare gli ufficiali russi, sia durante l’era Yeltsin che durante l’era Putin. È stato certamente umiliante, per la superpotenza decaduta. Ma l’idea che l’espansione della NATO abbia causato l’aggressione russa si basa sulla teoria per cui, senza l’espansione della NATO, la Russia non si sarebbe comportata in modo aggressivo verso i paesi confinanti. Non c’è niente nella storia russa – e nella personalità di Vladimir Putin – che supporti questa tesi”.

L’espansione della NATO è stata un errore per gli USA, in quanto non avevano bisogno di migliorare la sicurezza in Europa, o in altre parti del mondo, dopo la fine della Guerra Fredda. Il collasso dell’URSS significava che la minaccia per la pace e la sicurezza europea era sostanzialmente diminuita. Non c’era più bisogno della NATO, tanto meno di una NATO più grande. L’alleanza più larga non ha trovato alcuno scopo attraverso l’espansione, ma continua a cercare una ragione per esistere oggi che l’unica ragione della sua esistenza, l’Unione Sovietica, è finita da quasi trent’anni. Prima ha preso la forma dell’intervento “umanitario” in Kosovo, una guerra illegale che ha creato un precedente di cui la Russia avrebbe in seguito approfittato, e poi si è trasformata nel supporto all’infinita guerra in Afghanistan.

“L’intervento umanitario della NATO”

Nel 2011, l’intervento “umanitario” è ritornato in voga, in quanto l’alleanza è stata trascinata nell’attacco americano al governo libico, che ha destabilizzato il paese e la regione fino ai giorni nostri. Gli ultimi vent’anni hanno visto la continua crescita dell’alleanza man mano che questa si allontanava dal suo scopo originale: difendere l’Europa da un attacco militare. L’espansione della NATO durante questo periodo è stato un errore, e così la NATO ha cercato di reinventarsi per sopravvivere in un mondo che non ha più bisogno di lei.

Non c’è dubbio che l’espansione della NATO abbia avuto lo scopo di contrastare la Russia e abbia incrinato le relazioni USA-Russia negli ultimi due decenni. Portare all’interno gli stati baltici è stata una pessima idea, principalmente perché ha sovraesteso l’alleanza, e in secondo luogo perché gli USA stavano estendendo le loro garanzie di sicurezza verso paesi che non avrebbero mai potuto difendere. L’alleanza è fortunata che non abbia mai dovuto tenere fede ai suoi impegni. Gli USA e la NATO sono riusciti a cavarsela nel primo periodo di espansione perché la Russia durante gli anni ‘90 era troppo debole per dire la sua. Ma ciò non significa che l’espansione della NATO fosse una buona idea, significa che non era ancora esplosa in mano.

Sono stati i tentativi di includere l’Ucraina e la Georgia nell’Alleanza quello che ha fatto infuriare la Russia, ed è stato durante la conferenza di Bucarest del 2008, quando la NATO ha promesso ad entrambi gli stati che un giorno sarebbero entrati, che ha avuto inizio il conflitto tra la Russia e la Georgia lo stesso anno. L’espansione della NATO non è la causa dell’attuale conflitto in Ucraina, ma ha creato il contesto per la reazione russa al rovesciamento di Yanukovych e la creazione di un governo filo-occidentale a Kiev. Se non ci fosse stata l’espansione della NATO all’indomani della fine della Guerra Fredda, o se non ci fosse stata l’espansione della NATO dopo il 2004, probabilmente non sarebbero mai avvenute né la guerra con la Georgia né la guerra in Ucraina. L’espansione della NATO ha minacciato, negli ultimi quindici anni, la stabilità e la pace europea.

“La Russia reagirà”

È vero che la Russia non ha mai invaso nessun paese NATO, ma molti di questi paesi non confinano con la Russia, quindi è difficile che la Russia abbia potuto costituire per loro una vera minaccia militare. Di nuovo, la Russia non ha invaso nessun paese confinante che non aveva intenzione di unirsi all’Alleanza. Se la Russia fosse quella potenza “revisionista” aggressiva, come sostengono Brands e altri falchi, di sicuro avrebbe fatto il suo “revisionismo” da qualche altra parte lungo i suoi confini. Il fatto che la Russia non abbia fatto niente del genere, tranne nel caso della Georgia e dell’Ucraina, suggerisce che l’espansione della NATO è un fattore importante nel capire il suo comportamento.

Che cosa sarebbe successo in Europa dell’est, senza l’espansione della NATO? Non possiamo saperlo per certo, ma possiamo vedere come la Russia ha gestito le sue relazioni con i paesi che non erano considerati possibili membri dell’Alleanza. Mosca ha tenuto relazioni strette con le altre ex repubbliche sovietiche dalla dissoluzione dell’URSS, e non ha compiuto alcuna aggressione armata.

La ragione è che questi paesi non vogliono unirsi ad un’altra alleanza militare ostile. La Georgia e l’Ucraina sono stati dei punti di svolta perché Mosca vede il loro orientamento filo-occidentale come una minaccia, soprattutto perché i confini della NATO si sono espansi verso est. La Russia è responsabile delle sue azioni, ma la continua espansione della NATO è stata una provocazione alla quale, presto o tardi, la Russia reagirà.

(di Daniel Larison, the American Conservative – Traduzione di Federico Bezzi)

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