L’ex presidente degli Stati Uniti Donald Trump si è impegnato ad abolire tutte le tasse sul lavoro straordinario se verrà rieletto alla Casa Bianca.
Rivolgendosi ai sostenitori a Tucson, in Arizona, giovedì, Trump ha affermato che il piano di eliminare le tasse sul lavoro oltre le 40 ore settimanali darebbe alle persone maggiori incentivi a lavorare e renderebbe più facile per le aziende assumere personale.
“Le persone che lavorano straordinari sono tra i cittadini più laboriosi del nostro Paese. E per troppo tempo nessuno a Washington si è preso cura di loro. Quelle sono le persone, lavorano davvero”, ha detto Trump al suo primo evento di campagna dopo il suo primo dibattito ad alto rischio con la vicepresidente Kamala Harris.
“Sono poliziotti, infermieri, operai, operai edili, camionisti e operatori di macchinari. È tempo che gli uomini e le donne che lavorano si prendano finalmente una pausa ed è quello che stiamo facendo perché questa è una buona occasione”.
La promessa di Trump è l’ultima di una serie di proposte per tagli “giganteschi” alle tasse.
Il candidato repubblicano ha anche promesso di estendere i tagli alle imposte sul reddito da lui stesso approvati nel 2017, di eliminare le tasse sulle mance nel settore dei servizi, di porre fine alle tasse sulla previdenza sociale e di abbassare l’aliquota dell’imposta sulle società al 15%.
Trump non ha fornito dettagli su come intende finanziare il suo ultimo piano fiscale, che probabilmente incrementerebbe in modo significativo il debito nazionale del Paese, in rapida crescita, pari a 35 trilioni di dollari.
“Sai, sono andato da alcuni economisti, grandi economisti. E ho chiesto, ‘Cosa ne pensate?’ E loro hanno detto, ‘Sarebbe incredibile. Facendo così otterrete una forza lavoro completamente nuova’”, ha detto Trump.
Harris ha anche predisposto dei piani per abbassare le tasse per la classe media e operaia, tra cui un credito d’imposta di 25.000 dollari per chi acquista la prima casa, una detrazione fiscale di 50.000 dollari per le nuove piccole imprese e un credito d’imposta di 6.000 dollari per i figli.
Il candidato democratico si è anche impegnato ad aumentare le tasse per gli americani più ricchi, ad esempio aumentando l’aliquota massima dell’imposta sul reddito delle persone fisiche al 39,6%, portando l’aliquota dell’imposta sulle società al 28% e aumentando l’imposta sulle plusvalenze al 28% per le famiglie che guadagnano più di 1 milione di dollari all’anno.
Giovedì, la campagna di Harris ha accusato Trump di essere “disperato” e di dire qualsiasi cosa per convincere la gente a votarlo.
“Se dovesse riprendere il potere, penserà solo a se stesso, ai suoi amici miliardari e alle loro grandi aziende”, ha affermato in una nota il portavoce della campagna Joseph Costello.
