L’Ucraina ha avviato un’indagine sulle accuse secondo cui le forze russe avrebbero giustiziato otto soldati ucraini disarmati dopo aver preso il controllo della città di Avdiivka.
Il servizio di sicurezza ucraino, sotto la guida della procura regionale di Donetsk, ha aperto un’indagine preliminare sulla presunta uccisione di prigionieri di guerra disarmati ad Avdiivka e nel villaggio di Vesele, ha riferito lunedì il media statale Ukrinform.
“Sotto la supervisione procedurale della Procura regionale di Donetsk, è stata avviata un’indagine preliminare sulla violazione delle leggi e delle consuetudini di guerra combinata con l’omicidio premeditato (parte 2 dell’articolo 438 del codice penale dell’Ucraina)”, Ukrinform ha citato l’agenzia di sicurezza in una nota.
Ukrinform ha affermato che le prove degli omicidi sono state condivise sull’app di messaggistica Telegram, inclusi filmati che mostrano un soldato russo che spara a distanza ravvicinata a due soldati ucraini catturati.
Mosca non ha risposto pubblicamente alle affermazioni.
L’Ucraina ha ripetutamente accusato la Russia di uccisioni illegali e altri crimini di guerra da quando Mosca ha lanciato un’invasione su vasta scala del suo vicino nel febbraio 2022. La Russia ha anche accusato l’Ucraina di aver commesso violazioni del diritto internazionale.
Sabato la Russia ha annunciato di aver preso il pieno controllo di Avdiivka dopo il ritiro delle forze ucraine, il più grande guadagno per Mosca dalla caduta di Bakhmut lo scorso maggio.
Il presidente russo Vladimir Putin ha salutato la cattura della città come “una vittoria importante” in una guerra durata quasi due anni.
L’esercito ucraino ha detto domenica che le forze russe hanno lanciato numerosi attacchi a ovest di Avdiivka per sfruttare le loro conquiste territoriali, compresi assalti senza successo al villaggio di Lastochkyne.
“Il nemico sta cercando di sviluppare attivamente la sua offensiva”, ha detto alla TV statale il portavoce militare ucraino Dmytro Lykhoviy.
Il ritiro delle forze ucraine da Avdiivka è avvenuto dopo che sono state costrette a razionare le munizioni a causa della diminuzione delle scorte, cosa che l’amministrazione del presidente degli Stati Uniti Joe Biden ha attribuito alla mancata rapida approvazione da parte del Congresso di un pacchetto di aiuti militari per Kiev.
