“Sì al lockdown tedesco a Natale e Capodanno”: schizofrenia o malafede?

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Per Natale, il governo giallo-rosso di Conte è pronto a regalarci nuove chiusure e lockdown dopo le immagini dell’ultimo fine settimana con la gente tornata in strada e nei ristoranti. Indignati gli esponenti del governo, dopo che sono stati loro stessi a rendere l’Italia «zona gialla»: «Le foto degli assembramenti mostrano scene ingiustificabili, irrazionali, irresponsabili» afferma in un’intervista al Corriere della Sera il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia. «Comprendo la voglia delle persone di uscire, ma basterebbe entrare in un ospedale per rendersi conto della condizione generale in cui il Paese si trova – prosegue -. In alcune strade ci sono assembramenti intollerabili, mentre dovremmo sentire ogni giorno dentro di noi il lutto nazionale». «Conte è sempre stato rigoroso, ma ascolta le proposte di tutti. Una cosa è lo spostamento tra piccolissimi comuni e borghi confinanti – spiega il ministro -. Ma allargare i confini comunali a tutta la provincia, come chiede la destra, sarebbe un errore. I cittadini lo prenderebbero come un liberi tutti».

«Sì al lockdown tedesco»

Sul lockdown generale scelto dal governo tedesco Boccia sottolinea: «E’ una scelta che personalmente condivido. Dobbiamo dirci fino in fondo se la pausa natalizia deve servirci a mettere in sicurezza il Paese o se deve essere guidata solo dalla volontà di favorire il business. In questo momento affari e salute non solo conciliabili. E ho il massimo rispetto per chi ha sulle spalle il peso delle attività economiche». Cialtroneria o malafede? Tu (governo) Promuovi il cashback – con tanto di pubblicità in tv – promettendo soldi a destra a manca e per rilanciare l’economia – almeno a parole – riapri bar e ristoranti e poi ti indigni per le «folle» nelle grandi città (come se tutta Italia fosse Milano, Roma o Napoli) nel fine settimana sotto Natale.

Il punto lo centra perfettamente Francesco Maria Del Vigo, vicedirettore de Il Giornale:

Del Vigo

 

Un governo coloniale

L’Italia poteva forse rimanere aperta mentre la Germania varava la stretta natalizia? Certo che no. Tra il 16 dicembre, e il 10 gennaio in Germania scatta infatti la serrata di tutti i negozi e i servizi non essenziali, la chiusura delle scuole o l’obbligo di lezioni a distanza. Restano aperti solo alimentari, farmacie e banche. I viaggi vengono “sconsigliati”, lo smart working “consigliato”, le cerimonie religiose e le messe sottoposte a severi limiti. Lo ha annunciato Angela Merkel durante una conferenza stampa. «Abbiamo bisogno di agire con urgenza» contro l’emergenza pandemica, ha sottolineato la cancelliera.

Ci si chiede per quanto si potrà andare avanti così, nelle mani di un governo che, nella migliore delle ipotesi, è fatto di cialtroni.

(di Roberto Vivaldelli)

 

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