Alta tensione tra Armenia e Azerbaigian: si va verso un conflitto regionale?

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Dal 12 luglio, militari di Armenia e Azerbaigian si stanno scontrando lungo il confine dei due Paesi, tra il distretto di Tovuz e la provincia di Tavush. Entrambi gli schieramenti hanno impiegato armi pesanti e pezzi di artiglieria. Baku e Yerevan si accusano reciprocamente di aver provocato lo scoppio delle ostilità.

Armenia – Azerbaigian: gli scontri

Le forze armate dell’Azerbaigian hanno segnalato che il maggior generale Gashimov Polad e il colonello Ilgar Mirzaevsono stati uccisi in azione la mattina del 14 luglio. Il Ministero della Difesa di Baku ha affermato che sono morti 7 soldati azeri negli scontri. Kerim Veliyev, viceministro della difesa del Paese turco, ha dichiarato che circa cento militari armeni sono stati neutralizzati, ma la controparte di Yerevan smentisce questa notizia, sostenendo che “l’aggressione azera” è stata respinta efficacemente, senza subire perdite.

Turchia, pieno supporto agli azeri. Russia preoccupata per l’escalation.

Il Dicastero della Difesa turco ha già dichiarato il pieno sostegno all’Azerbaigian, condannando “l’aggressione armena” e promettendo di assistere Baku nello stallo militare in corso. È prevista l’espansione della cooperazione militare tra i due Paesi, oltre all’aumento delle forniture militari turche verso lo Stato caspico.
L’Organizzazione del Trattato di Sicurezza Collettiva (un’alleanza difensiva che comprende Armenia, Bielorussia, Kazakistan, Kirghizistan, Russia e Tagikistan) ha condannato l’escalation e ha esortato entrambi le parti di sottostare al regime di cessate il fuoco. Dmitry Peskov, il portavoce del Cremlino, ha rilasciato una dichiarazione stando alla quale esprime la profonda preoccupazione della Russia per gli scontri.

Conflitto regionale

L’attuale situazione al confine armeno-azero potrebbe causare un conflitto regionale. Entrambi i Paesi caucasici impiegano largamente propaganda che istiga al confronto armato. Inoltre, l’atteggiamento filo-occidentale in politica estera assunto dall’attuale governo armeno ha compromesso i rapporti con la Russia. Molto probabilmente, il Cremlino non interverrà nel conflitto se non c’è una minaccia diretta verso la sovranità armena. Oltre a ciò, le relazioni in campo economico, militare e diplomatico tra Mosca e Ankara sono prolifiche. La prima non è tanto disposta a sacrificare i progetti futuri con la seconda per salvare la faccia di Yerevan. Dal canto suo, Baku gode del forte supporto di Erdogan, il quale, in caso di un confronto militare su vasta scala, potrebbe sostenere Alyev anche con mezzi militari.

(da SouthFront – Traduzione di Carlo Parissi)

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