La polizia spagnola ha perquisito la sede del comitato arbitri di calcio del paese nell’ambito di un’indagine sui pagamenti effettuati dalla squadra di calcio del Barcellona a una società di proprietà di un ex dirigente dell’organismo.
L’accusa sospetta che il club abbia pagato milioni di dollari alla società di Jose Maria Enriquez Negreira, ex vicepresidente del comitato arbitrale del calcio spagnolo, tra il 2001 e il 2018, per cercare di influenzare le decisioni degli arbitri.
Il tribunale di Barcellona che indaga sul caso giovedì ha ordinato la perquisizione della sede “nell’ambito dell’indagine sui pagamenti sospetti effettuati dal club catalano” a Negreira, ha detto in una nota l’organo di controllo del tribunale regionale.
La polizia della Guardia Civil, che stava perquisendo la base del comitato situata nella sede della federazione calcistica spagnola a Las Rozas, alla periferia di Madrid, non si aspettava di effettuare alcun arresto nell’operazione, ha detto un portavoce.
A marzo, i pubblici ministeri spagnoli hanno accusato il Barcellona, nonché due degli ex presidenti del club, Josep Maria Bartomeu e Sandro Rosell, e Negreira e suo figlio, Javier Enriquez Negreira, di corruzione nell’affare.
Il club è stato accusato di corruzione nello sport, gestione fraudolenta e falsificazione di documentazione mercantile.
L’accusa ha affermato che tra il 2001 e il 2018 il Barcellona ha pagato 7,7 milioni di dollari a Negreira, un ex arbitro che ha fatto parte del comitato arbitrale della federazione dal 1994 al 2018.
L’indagine è iniziata dopo che le autorità fiscali spagnole hanno individuato irregolarità nei pagamenti fiscali effettuati tra il 2016 e il 2018 dalla società Dasnil 95, di proprietà di Negreira.
Dasnil 95 avrebbe ricevuto pagamenti dal Barcellona in quegli anni.
Il Barcellona ha negato qualsiasi illecito o conflitto di interessi, affermando di aver pagato per i rapporti tecnici sugli arbitri ma di non aver mai cercato di influenzare le loro decisioni durante le partite.
Gli acerrimi rivali del Barcellona, il Real Madrid, si erano uniti all’accusa nella causa come parte lesa.
