Più di 300 persone sono state salvate durante la notte nello stato australiano del Queensland, mentre elicotteri militari hanno assistito le aree isolate dalle inondazioni, hanno detto lunedì i funzionari.
Le forti precipitazioni nella parte nord-orientale del paese hanno portato all’innalzamento delle acque intorno a Cairns, una popolare destinazione turistica che funge da porta d’accesso alla Grande Barriera Corallina.
La città è stata quasi completamente isolata dalle acque alluvionali e le autorità locali temono che i suoi 160.000 residenti perderanno presto l’accesso all’acqua potabile pulita.
Cairns ha ricevuto circa 600 mm (23,6 pollici) di pioggia in 40 ore da sabato a lunedì mattina presto, più di tre volte la media di dicembre.
Lunedì tutti i voli in entrata e in uscita dall’aeroporto di Cairns sono stati cancellati o rinviati. Alcuni aerei furono addirittura parzialmente sommersi dalle inondazioni.
Inoltre, secondo le autorità, più di 14.000 proprietà in tutta la regione sono senza elettricità.
Ma la minaccia del clima estremo si estendeva ben oltre Cairns. A Wujal Wujal, una comunità rurale nella regione di Cape York, nove persone, tra cui un bambino di sette anni, hanno cercato rifugio durante la notte sul tetto di un ospedale, mentre le acque alluvionali si accumulavano attorno a loro.
Sono riusciti a fuggire solo lunedì mattina. Le autorità della zona hanno valutato un’evacuazione aerea di Wujal Wujal, ma le continue piogge hanno ostacolato gli sforzi.
L’inondazione fa seguito alle forti piogge e ai forti venti portati dall’ex ciclone tropicale Jasper, che si è abbattuto sull’Australia la scorsa settimana.
Il premier dello stato del Queensland, Steven Miles, ha affermato che la portata della tempesta non ha precedenti. “Vediamo molti disastri naturali, e questo è proprio il peggiore che io possa ricordare.”
