Noi, gli ex prigionieri di Guantanamo sottoscritti, condanniamo fortemente l’ordine esecutivo del presidente degli Stati Uniti Donald Trump di espandere le strutture di detenzione per persone prive di documenti nella baia di Guantanamo.
Guantanamo non è solo una prigione: è un luogo in cui la legge è deformata, la dignità è spogliata e la sofferenza è nascosta dietro il filo spinato. L’abbiamo vissuto. Conosciamo il clang di porte di metallo, il peso delle catene e il silenzio di un mondo che distolse lo sguardo. Sappiamo cosa significa essere messi in gabbia senza accusa, senza processo, senza speranza.
Ora, lo stesso sistema che ha rubato anni dalla nostra vita si sta espandendo per imprigionare i migranti, le persone in cerca di sicurezza solo per essere inviate in un luogo che esiste al di fuori della legge progettata per spogliarli dei loro diritti. Guantanamo non consente solo abusi; Garantisce la crudeltà. Questo ordine esecutivo non consente solo l’ingiustizia; lo garantisce.
La detenzione di migranti a Guantanamo nega loro le protezioni costituzionali, intrappolandoli nello stesso limbo legale che abbiamo sopportato. Questa deliberata ambiguità consente l’abuso, proprio come ha fatto con noi. Sappiamo in prima persona cosa succede quando un sistema è progettato per rompere le persone. Non si tratta di sicurezza; Si tratta di potere, controllo e usare l’oscurità di Guantanamo per nascondere un’altra ingiustizia.
Questa decisione è il risultato diretto dell’impunità che gli Stati Uniti hanno goduto per i crimini commessi a Guantanamo. L’incapacità di chiudere la prigione e fare i conti con la sua eredità non solo ha permesso a queste ingiustizie di continuare, ma ora ha permesso la loro espansione. Guantanamo avrebbe dovuto essere chiuso molto tempo fa; Invece, viene rianimato per le nuove vittime.
Ci rifiutiamo di tacere. Ci rifiutiamo di lasciare che gli altri vengano inghiottiti dallo stesso incubo che abbiamo sopportato. Nessuno merita di essere gettato in un sistema costruito per cancellarli. Non smetteremo di parlare. Non smetteremo di combattere. Non lasceremo ripetere gli orrori di Guantanamo.
Close Guantanamo. Termina la detenzione indefinita. Fermare questo ordine.
Non siamo solo sopravvissuti a Guantanamo. Siamo testimoni. E non lasceremo dimenticare il mondo.
In solidarietà,
Mansoor Adayfi (GTMO441)
Moazzam Begg
Ahemed Erachidi
Lakhdar Boumediene
Ghaleb al Bihani
Hisham Sliti
Abdul Latif Nasr
Sufyian Barhoumi
Hussein Yafai
Abdul-Almalik Abud
Ayoob Mohammed
Tarek Dergoul
Mohsin Alaskari
Djamel Ameziane
Hammami Hedi
Omar Deghayes
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