Iga Swiatek non ha mai avuto una grande passione per l’erba e ogni speranza che Wimbledon di quest’anno potesse far sbocciare una storia d’amore per questa superficie è andata in fumo quando la numero uno al mondo è stata eliminata con il punteggio di 3-6 6-1 6-2 da Yulia Putintseva.
Sulla carta, il focoso kazako, numero 35 in classifica, avrebbe dovuto essere una preda facile per la testa di serie numero 1 Swiatek sabato, che non aveva perso un set nei quattro incontri precedenti e si presentava all’incontro con una serie di 21 vittorie consecutive, tra cui la conquista di un quinto titolo del Grande Slam all’Open di Francia.
Tuttavia, i campi in erba scivolosa non si addicono a Swiatek e, in un’atmosfera da calderone sul Campo Uno, Swiatek si è disintegrata sotto l’enorme pressione di Putintseva, che si è rialzata dopo aver perso il primo set per lanciare una raffica di attacchi che la polacca non è riuscita a contenere.
Gli enormi colpi da fondo campo di Swiatek, che avevano inflitto così tanti danni nella partita di apertura, ora venivano ricambiati con interesse, mentre i movimenti della polacca sembravano improvvisamente lenti, con i suoi piedi che impiegavano una frazione di secondo per adattarsi alla palla.
Putintseva ha ottenuto due break nel secondo set e altrettanti nel terzo prima di assicurarsi una vittoria in tre set che avrebbe preparato il campo allo scontro del quarto turno contro Jelena Ostapenko.
Per Swiatek si è trattato dell’ennesima delusione a Wimbledon, dove l’arrivo ai quarti di finale dell’anno scorso resta il suo risultato migliore.
Non è stato, quindi, uno shock così grande come potrebbe essere sembrato. Nessuno dei suoi 22 titoli in singolare è arrivato sull’erba, una superficie sulla quale non ha mai nemmeno raggiunto una finale.