L’uragano Otis ha causato almeno 27 morti e ingenti danni mentre ha colpito la città turistica messicana di Acapulco come una tempesta di categoria cinque di prima scala.
L’uragano del Pacifico si è schiantato su Acapulco con venti furiosi a 270 chilometri all’ora, mandando in frantumi finestre, sradicando alberi e interrompendo in gran parte le comunicazioni e i collegamenti stradali con la regione.
Ha anche parzialmente distrutto molti edifici, lasciando buchi nei muri delle torri più alte e ribaltando i veicoli. Barche da pesca e yacht furono portati a riva.
Il presidente Andres Manuel Lopez Obrador è arrivato sul posto mercoledì tardi, dopo che il suo convoglio aveva trovato le strade bloccate da frane e altri detriti, costringendo i funzionari a camminare per una parte del percorso.
Il governo ha affermato di aver attivato un piano di emergenza per portare beni di prima necessità. L’esercito sta distribuendo 100.000 pacchi alimentari e 800.000 litri d’acqua, con ulteriori rifornimenti in arrivo, si legge in una nota.
Gli uragani colpiscono il Messico ogni anno sia sulla costa del Pacifico che su quella dell’Atlantico, di solito tra maggio e novembre, anche se pochi sbarcano come di categoria cinque.
Gli scienziati hanno avvertito che le tempeste stanno diventando più potenti man mano che il mondo si riscalda a causa dei cambiamenti climatici.