Le esportazioni cinesi hanno raggiunto un livello record nel 2024, hanno riferito i media statali, una spinta gradita per la seconda economia più grande del mondo poiché le tariffe promesse dal presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump minacciano di frenare la crescita.
Le esportazioni sono aumentate del 10,7% su base annua, secondo i dati doganali di lunedì, superando di gran lunga le previsioni degli economisti.
Le importazioni, che erano ampiamente previste in calo, sono aumentate dell’1%, la performance più forte da luglio 2024, come hanno mostrato i dati doganali.
I dati, più forti del previsto, arrivano mentre Trump si appresta a tornare alla Casa Bianca il 20 gennaio armato di un’agenda economica populista che include tariffe radicali sui beni cinesi.
Gli economisti affermano che le tariffe proposte da Trump quasi sicuramente aumenterebbero i prezzi per i consumatori statunitensi e taglierebbero i margini di profitto degli esportatori cinesi.
Una tariffa del 60% sulle importazioni cinesi ridurrebbe la crescita del prodotto interno lordo (PIL) della Cina di 2,5 punti percentuali nei prossimi 12 mesi, hanno stimato gli analisti della banca svizzera UBS.
Le esportazioni cinesi sembrano destinate a rimanere forti nel breve termine poiché le aziende anticipano le spedizioni per evitare tariffe più elevate, ha affermato in una nota Zichun Huang, economista cinese di Capital Economics.
“Le spedizioni in uscita probabilmente manterranno una buona tenuta nel breve termine, supportate da ulteriori guadagni nella quota di mercato globale grazie ad un tasso di cambio reale effettivo debole”, ha scritto Huang.
Negli ultimi mesi Pechino ha annunciato alcune delle misure più aggressive per rilanciare l’economia dopo la pandemia di COVID-19, tra cui tagli dei tassi politici e allentamento delle restrizioni sugli acquisti immobiliari, tra le preoccupazioni che il suo obiettivo di crescita del PIL del 5% stia scivolando fuori portata.
L’economia cinese è alle prese con una crescita tra le più lente degli ultimi decenni, in un contesto di una serie di sfide, tra cui una prolungata crisi immobiliare, una debole fiducia dei consumatori e una popolazione in declino.
Venerdì Pechino pubblicherà i dati sul PIL per il quarto trimestre e per l’intero 2024.
Il mese scorso, la Banca Mondiale ha alzato la stima di crescita della Cina per il 2024 al 4,9%, rispetto alla previsione del 4,8% di giugno.