L’Algeria è intervenuta per ospitare tutte le partite della nazionale di calcio palestinese e sostenere tutti i costi associati a causa della continua guerra a Gaza.
L’Algeria ha accettato di organizzare “tutte le partite ufficiali e non ufficiali che coinvolgono la preparazione della squadra palestinese per la qualificazione alla Coppa del Mondo 2026 e alla Coppa d’Asia 2027 e di assumersi tutti i costi associati”, ha annunciato lunedì una dichiarazione della federazione calcistica algerina.
L’iniziativa, soggetta all’approvazione della Confederazione asiatica di calcio (AFC), è stata annunciata dopo una richiesta avanzata alle autorità algerine da Jibril Rajoub, presidente della federazione calcistica palestinese.
La prima di queste partite arriverà il mese prossimo, quando la Palestina “ospiterà” l’Australia in Algeria il 21 novembre in una partita di qualificazione alla Coppa del Mondo 2026.
La Palestina partecipa al Gruppo I di qualificazione preliminare asiatica della Coppa del Mondo con australiani e Libano.
La Coppa d’Asia 2023 inizierà a gennaio con la Palestina che affronterà Emirati Arabi Uniti, Iran e Hong Kong in Qatar.
Il paese nordafricano ha da tempo un’affinità con la Palestina e calciatori e tifosi algerini hanno ripetutamente mostrato solidarietà alla causa palestinese.
Durante l’attuale conflitto, diversi calciatori algerini hanno mostrato solidarietà ai palestinesi durante le partite della loro nazionale.
La stella algerina Riyad Mahrez ha pubblicato sui suoi social media una foto che mostra lui e due dei suoi compagni di squadra algerini con in mano la bandiera palestinese.
Vogliamo la pace ❤️🤲🏼 pic.twitter.com/shXMwcQMTj
— Riyad Mahrez (@Mahrez22) 13 ottobre 2023
Almeno 2.808 persone sono state uccise nella Striscia di Gaza in un violento attacco aereo lanciato da Israele la scorsa settimana dopo che Hamas ha effettuato un sanguinoso attacco contro Israele che ha provocato la morte di oltre 1.400 persone.
Israele ha attaccato Gaza per l’undicesimo giorno consecutivo mentre l’enclave palestinese assediata si trova ad affrontare una crescente catastrofe umanitaria.
Almeno 57 persone sono state uccise anche nella zona occupata della Cisgiordania.
Un portavoce dell’esercito israeliano ha rinnovato l’ordine ai palestinesi del nord di Gaza – dove vivono circa 1,1 milioni di persone – di fuggire a sud, sollevando il timore che un’operazione di terra israeliana possa essere imminente.
Israele afferma che circa 300.000 soldati israeliani sono ammassati vicino a Gaza e si stanno preparando alla guerra con Hamas.