La camera alta del parlamento russo ha ratificato uno storico patto di mutua difesa con la Corea del Nord mentre alti funzionari ucraini riferiscono di scontri con i soldati di Pyongyang in prima linea.
Mercoledì i deputati del Consiglio della Federazione Russa, che funge da Senato, hanno approvato il disegno di legge sulla ratifica del Trattato di partenariato strategico globale tra i due paesi, hanno riferito i media statali.
Il trattato è stato firmato a Pyongyang il 19 giugno durante una sontuosa visita di Stato del presidente russo Vladimir Putin, che sta approfondendo i legami con la Corea del Nord mentre la guerra con l’Ucraina si avvicina al suo terzo anniversario.
Il voto unanime della Camera alta formalizza mesi di crescente cooperazione in materia di sicurezza tra le due nazioni, la più grande da quando erano alleate comuniste durante la Guerra Fredda.
I deputati della camera bassa del parlamento, la Duma di Stato, hanno ratificato la legislazione il 24 ottobre.
Il patto obbliga Russia e Corea del Nord a fornire immediatamente assistenza militare utilizzando “tutti i mezzi” in caso di “aggressione” contro uno dei due paesi.
L’approvazione parlamentare arriva dopo che il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov ha dichiarato all’emittente sudcoreana KBS che l’esercito ucraino ha avuto il suo primo scontro con i soldati nordcoreani. Ha detto che un “piccolo gruppo” di soldati nordcoreani è stato attaccato.
Umerov ha detto che si aspetta che i soldati ucraini affrontino più forze nordcoreane in combattimento, ma finora ci sono stati solo piccoli contatti e la maggior parte dei soldati nordcoreani sono ancora in fase di addestramento prima di essere schierati.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy, che in precedenza aveva condannato la mancata risposta dell’Occidente all’arrivo dei soldati nordcoreani in prima linea, ha affermato che queste “prime battaglie con la Corea del Nord aprono un nuovo capitolo di instabilità nel mondo”.
La Russia ha schierato i soldati nordcoreani nella propria regione di confine di Kursk, che da agosto ha subito un’offensiva da parte dell’esercito ucraino nel tentativo di Kiev di stroncare l’avanzata russa sul suolo ucraino.
L’Ucraina stima che 11.000 soldati nordcoreani fossero a Kursk.
Mosca e Pyongyang finora non hanno commentato direttamente la presenza di soldati nordcoreani in prima linea, ma dello spiegamento hanno discusso NATO, Stati Uniti e Corea del Sud.
La Corea del Sud ha anche minacciato di inviare armi all’Ucraina se i soldati nordcoreani non verranno ritirati.
Gli osservatori hanno affermato che a Pyongyang avrebbero potuto essere offerti pagamenti o consegne di tecnologia militare russa in cambio delle truppe.