La Russia ha lanciato l’allarme: l’Unione Europea sta diventando sempre più militarizzata e conflittuale, mentre il presidente dell’Unione ha delineato i piani per una nuova unione di difesa.
La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen, eletta giovedì per un secondo mandato, ha affermato di sperare di lanciare un’Unione europea di difesa per affrontare le minacce transfrontaliere nei prossimi cinque anni, a partire da uno “scudo aereo europeo e dalla difesa informatica”.
“Faremo in modo che questi grandi progetti siano aperti a tutti e utilizzeremo tutti gli strumenti a nostra disposizione, sia normativi che finanziari, per garantire che siano progettati, costruiti e implementati sul suolo europeo il più rapidamente possibile”, ha affermato in un documento che definisce il suo programma in vista del voto del Parlamento europeo di giovedì.
Il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha affermato che la proposta dimostra le “nuove priorità” di von der Leyen e la “colorazione militare” dell’UE.
“[It] conferma l’atteggiamento generale degli stati europei verso la militarizzazione, l’escalation della tensione, il confronto e l’affidamento a metodi conflittuali nella loro politica estera”, ha affermato Peskov.
“Qui tutto è abbastanza ovvio.”
Il portavoce del Cremlino ha aggiunto che, sebbene la Russia non rappresenti una minaccia per l’UE, le azioni dei suoi stati membri nei confronti dell’Ucraina “hanno escluso qualsiasi possibilità di dialogo e di considerazione delle preoccupazioni della Russia”.
“Queste sono le realtà in cui dobbiamo vivere e questo ci obbliga a configurare di conseguenza i nostri approcci di politica estera”, ha affermato Peskov.
Candidatura alla rielezione
Von der Leyen, che ha ottenuto 401 voti nei 720 seggi del Parlamento europeo per rimanere in carica, ha posto la sicurezza al centro della sua proposta di rielezione, sottolineando la necessità di un’“Europa forte” durante un “periodo di profonda ansia e incertezza”.
Ha ribadito il sostegno dell’UE all’Ucraina nella sua guerra di 28 mesi con la Russia e ha criticato la recente visita a Mosca del primo ministro ungherese Viktor Orbán, il cui paese detiene la presidenza di turno dell’UE, definendola una “missione di pacificazione”.
Von der Leyen ha inoltre affermato che avrebbe creato un nuovo commissario per affrontare la crisi immobiliare in Europa, “rafforzare” l’agenzia di frontiera dell’UE Frontex e combattere la disinformazione.
“L’Unione ha bisogno di una propria struttura dedicata alla lotta contro la manipolazione delle informazioni e le interferenze straniere”, ha affermato von der Leyen.
L’ex ministra della Difesa tedesca è alla guida della Commissione europea dal 2019, diventando la prima donna a ricoprire tale incarico.
Appartiene al gruppo politico più grande del Parlamento, il conservatore Partito Popolare Europeo, che fa parte di una coalizione centrista con i gruppi Socialisti e Democratici e liberale Renew Europe.
Dopo la vittoria del suo secondo mandato, von der Leyen si metterà al lavoro per nominare il suo prossimo gabinetto di commissari per le politiche dell’UE.