La Malesia ha restituito 156 milioni di dollari in fondi 1MDB rubati, afferma l'ambasciata americana

Daniele Bianchi

La Malesia ha restituito 156 milioni di dollari in fondi 1MDB rubati, afferma l'ambasciata americana

La Malesia ha ricevuto 156 milioni di dollari in beni legati allo scandalo 1MDB dopo un'indagine condotta dagli Stati Uniti, ha detto l'ambasciata americana a Kuala Lumpur.

L'ambasciatore statunitense in Malesia Edgard D Kagan ha affermato che i fondi rappresentano la quarta tranche di beni ad essere restituiti al paese a seguito di un'indagine del Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti.

“Questa straordinaria somma di denaro tornerà al popolo della Malesia a cui appartiene e dove potrà finalmente essere utilizzata per lo scopo originariamente previsto: migliorare la vita dei malesi di tutti i giorni”, ha detto Kagan in una dichiarazione rilasciata dall'ambasciata in tarda serata. Giovedì.

Martedì Kagan ha incontrato il primo ministro malese Anwar Ibrahim per confermare l'ultima tranche, che porta l'importo totale dei fondi restituiti a 1,4 miliardi di dollari, ha detto l'ambasciata.

Funzionari statunitensi stimano che più di 4,5 miliardi di dollari siano stati sottratti indebitamente dal fondo statale malese 1MDB da funzionari di alto livello e dai loro associati.

Lo scandalo che ne derivò inaugurò il primo cambio di governo della Malesia in sessant'anni, diede il via a indagini in sei paesi e portò alla condanna dell'ex primo ministro malese Najib Razak e dell'ex banchiere della Goldman Sachs Roger Ng.

La Malesia all’inizio di quest’anno ha annunciato di aver recuperato proprietà e altri beni per un valore di 23,9 milioni di ringgit (5 milioni di dollari) da 1MDB, fondata da Najib per stimolare lo sviluppo economico.

La commissione per la grazia della Malesia a febbraio ha dimezzato la pena detentiva di Najib a 12 anni e ridotto la multa inflitta contro di lui da 210 milioni di ringgit (44,5 milioni di dollari) a 50 milioni di ringgit (10,6 milioni di dollari).

Jho Low, un finanziere malese sospettato di essere la mente del piano, è stato incriminato nel 2018 ma rimane latitante.

Funzionari malesi hanno detto che Low si trova in Cina, cosa che Pechino ha negato.

Daniele Bianchi

Daniele Bianchi, nativo di Roma, è il creatore del noto sito di informazione Oltre la Linea. Appassionato di giornalismo e di eventi mondiali, nel 2010 Daniele ha dato vita a questo progetto direttamente da una piccola stanza del suo appartamento con lo scopo di creare uno spazio dedicato alla libera espressione di idee e riflessioni. La sua mission era semplice e diretta: cercare di capire e far comprendere agli altri ciò che sta effettivamente succedendo nel mondo. Oltre alla sua attività di giornalista e scrittore, Daniele investe costantemente nell'arricchimento della sua squadra, coinvolgendo professionisti con le stesse passioni e interessi.