Mercoledì gli osservatori delle stelle in Cile e Argentina hanno rivolto gli occhi all’orizzonte per catturare l’ultima eclissi solare del 2024: un “anello di fuoco” che divampava nel cielo.
Conosciuto anche come eclissi anulare, il fenomeno celeste si verifica quando la Luna passa davanti al sole, oscurando il centro del globo.
Le eclissi solari non sono rare: la NASA, l’agenzia spaziale degli Stati Uniti, stima che se ne verifichino da due a quattro ogni anno. Ma non sono visibili da ogni angolazione del globo.
Solo coloro che si trovano all’interno del “sentiero della totalità” possono vedere l’eclissi completa, quando la luna oscura il sole, lasciando solo un anello di luce. Gli esperti dicono che quest’anno il percorso totale era largo solo tra 265 e 331 chilometri (da 165 a 206 miglia).
Tuttavia, coloro che sono al di fuori del percorso della totalità potrebbero godere di un’eclissi parziale, con il sole che appare a forma di mezzaluna – o sembra che ne sia stato tolto un morso.
Parti del Cile e dell’Argentina si trovavano direttamente sulla via della totalità. Un’eclissi parziale, nel frattempo, è stata visibile in Antartide, Hawaii, Messico, Nuova Zelanda e in altre parti del Sud America, tra cui Brasile e Uruguay.
Mentre l’“anello di fuoco” è stata l’ultima eclissi solare del 2024, l’anno successivo porterà due eclissi parziali. Il primo, il 29 marzo, sarà visibile in gran parte dell’Europa, dell’Asia, dell’Africa e del Nord e Sud America.
Il secondo, il 21 settembre, sarà visto in Australia e in Antartide.
Per un’altra eclissi solare totale, tuttavia, gli osservatori delle stelle dovranno aspettare: il prossimo “anello di fuoco” arriverà il 17 febbraio 2026.