I titoli tecnologici statunitensi hanno catapultato il Nasdaq a un livello record mentre gli investitori scommettono su forti utili da parte dei pesi massimi aziendali.
Martedì l’indice Nasdaq Composite, ad alto contenuto tecnologico, è aumentato dello 0,8%, dopo che la società madre di Google, Alphabet, ha riportato utili superiori alle previsioni per il terzo trimestre.
Le entrate di Alphabet sono aumentate del 15% a 88,3 miliardi di dollari nel periodo luglio-settembre, mentre i profitti sono aumentati del 34% a 26,3 miliardi di dollari.
Il CEO di Google e Alphabet, Sundar Pichai, ha affermato che la società sta vivendo uno slancio “straordinario” grazie alla forte performance delle sue attività di ricerca e cloud, nonché alla sua attenzione all’innovazione, compresa l’intelligenza artificiale.
“Il nostro impegno per l’innovazione, così come il nostro focus a lungo termine e gli investimenti nell’intelligenza artificiale, stanno dando i loro frutti e guidando il successo dell’azienda e dei nostri clienti”, ha affermato Pichai in una conferenza sugli utili.
“Siamo in una posizione unica per guidare l’era dell’intelligenza artificiale grazie al nostro approccio differenziato e completo all’innovazione dell’intelligenza artificiale, e ora lo vediamo operare su larga scala.”
Il prezzo delle azioni di Alphabet è aumentato di quasi il 6% nelle negoziazioni after-hours.
La forte performance del colosso tecnologico precede i risultati sugli utili attesi questa settimana da Apple, Microsoft, Meta Platforms e Amazon, che martedì hanno tutti registrato guadagni di prezzo delle azioni.
Le azioni di Meta Platforms, Amazon, Microsoft e Apple sono aumentate rispettivamente del 2,62%, 1,3%, 1,26% e 0,12%.
Tesla, un altro dei titoli “Magnifici Sette” che rappresentano più di un terzo del mercato, è crollato dell’1,14%, dopo essere salito del 22% la scorsa settimana a seguito di un profitto superiore alle previsioni nel terzo trimestre.
Il mercato più ampio ha registrato solo un modesto aumento, con il benchmark S&P 500 in rialzo dello 0,2%.
La forte performance dei giganti della tecnologia è stata compensata dai crolli dei colossi aziendali tra cui Ford e JetBlue Airways, che hanno visto il prezzo delle loro azioni scendere rispettivamente dell’8,4% e del 17,1%.