I manifestanti filo-Palestine mirano all'allenamento in Italia per la parete della Coppa del Mondo Israel

Daniele Bianchi

I manifestanti filo-Palestine mirano all’allenamento in Italia per la parete della Coppa del Mondo Israel

I manifestanti filo-palestinesi si sono avvicinati alle porte del centro di allenamento della squadra di calcio italiano venerdì per chiedere la cancellazione del suo prossimo qualificatore di Coppa del Mondo contro Israele a causa della guerra a Gaza.

La protesta faceva parte di uno sciopero nazionale che stava reagendo all’interdizione delle forze israeliane di una flottiglia di aiuto.

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L’Italia ospiterà Israele a Udine il 14 ottobre. Ma UEFA sta prendendo in considerazione la possibilità di sospendere Israele durante la guerra. I giocatori non erano al Coverciano Training Center di Firenze, ma la squadra si riunirà lì lunedì.

I manifestanti sembravano comportarsi pacificamente dalla parte opposta della strada dal complesso calcistico, tenendo in alto uno striscione che leggeva in italiano, “fermiamo il sionismo con la resistenza”. Un leader di protesta ha afferrato un microfono e ha gridato: “Come puoi ancora permettere a Israele, uno stato sionista e criminale, di giocare a partite di calcio?”

Dozzine di proteste sono scoppiate in tutta Italia da mercoledì sera, dopo che la Marina israeliana ha intercettato la flottiglia Sumud globale, sostenendo i suoi attivisti.

Venerdì, i lavoratori e gli studenti sono scesi in strada dopo che i più grandi sindacati del paese hanno chiesto uno sciopero generale di un giorno in solidarietà con i palestinesi e la flottiglia. Centinaia di treni sono stati cancellati o ritardati, così come diversi voli nazionali e molte scuole private e pubbliche hanno chiuso.

La Italian Football Coaches ‘Association (AIAC) ha spinto ad agosto per Israele a essere sospeso dalla competizione internazionale per la sua guerra a Gaza.

Daniele Bianchi

Daniele Bianchi, nativo di Roma, è il creatore del noto sito di informazione Oltre la Linea. Appassionato di giornalismo e di eventi mondiali, nel 2010 Daniele ha dato vita a questo progetto direttamente da una piccola stanza del suo appartamento con lo scopo di creare uno spazio dedicato alla libera espressione di idee e riflessioni. La sua mission era semplice e diretta: cercare di capire e far comprendere agli altri ciò che sta effettivamente succedendo nel mondo. Oltre alla sua attività di giornalista e scrittore, Daniele investe costantemente nell'arricchimento della sua squadra, coinvolgendo professionisti con le stesse passioni e interessi.