Elon Musk ritira la causa accusando OpenAI di tradire la missione fondatrice

Daniele Bianchi

Elon Musk ritira la causa accusando OpenAI di tradire la missione fondatrice

Elon Musk ha ritirato la causa accusando OpenAI e i suoi co-fondatori Sam Altman e Greg Brockman di rinnegare l'impegno della startup di sviluppare l'intelligenza artificiale a beneficio dell'umanità.

Gli avvocati negli Stati Uniti che rappresentano Musk, martedì hanno chiesto a un giudice della California di archiviare la causa, come hanno mostrato i documenti del tribunale.

Non è stata fornita alcuna motivazione per la richiesta di rigetto del ricorso.

Musk a febbraio ha intentato una causa sostenendo che ChatGPT aveva “infiammato” il suo accordo costitutivo per anteporre il bene dell’umanità alla ricerca del profitto quando ha firmato un accordo di investimento con Microsoft.

“Fino ad oggi, il sito web di OpenAI Inc continua a dichiarare che il suo statuto è quello di garantire che l'AGI 'va a beneficio di tutta l'umanità'”, ha affermato Musk nella causa.

“In realtà, tuttavia, OpenAI Inc è stata trasformata in una filiale di fatto closed source della più grande azienda tecnologica al mondo: Microsoft.”

OpenAI ha descritto la denuncia di Musk come “artificiosa”, sostenendo che la società non aveva alcun accordo costitutivo o contratto di alcun tipo con Musk.

La startup californiana ha anche accusato Musk di cercare di trarre vantaggio dal suo successo dopo aver visto i “notevoli progressi tecnologici” raggiunti.

Musk ha contribuito a fondare OpenAI nel 2015, prima di lasciare l'azienda tre anni dopo.

Il CEO di Tesla e SpaceX l'anno scorso ha lanciato la sua startup AI, xAI.

Il mese scorso, il rivale di OpenAI ha annunciato di aver raccolto 6 miliardi di dollari da sostenitori, tra cui la società di venture capital Andreessen Horowitz e l’investitore saudita Prince Alwaleed bin Talal.

Daniele Bianchi

Daniele Bianchi, nativo di Roma, è il creatore del noto sito di informazione Oltre la Linea. Appassionato di giornalismo e di eventi mondiali, nel 2010 Daniele ha dato vita a questo progetto direttamente da una piccola stanza del suo appartamento con lo scopo di creare uno spazio dedicato alla libera espressione di idee e riflessioni. La sua mission era semplice e diretta: cercare di capire e far comprendere agli altri ciò che sta effettivamente succedendo nel mondo. Oltre alla sua attività di giornalista e scrittore, Daniele investe costantemente nell'arricchimento della sua squadra, coinvolgendo professionisti con le stesse passioni e interessi.