Cosa sapere sull'annuncio della Coppa del Mondo FIFA 2030

Daniele Bianchi

Cosa sapere sull’annuncio della Coppa del Mondo FIFA 2030

Mercoledì la FIFA e i leader mondiali del calcio hanno raggiunto un accordo per rendere la Coppa del Mondo 2030 la prima a svolgersi in tre continenti e sei paesi.

Una delle considerazioni più importanti era quella di trovare un modo per celebrare il centenario della Coppa del Mondo in Uruguay, dove nel 1930 si disputò la finale del torneo inaugurale.

Ecco un rapido sguardo a cosa sapere sull’annuncio della Coppa del Mondo 2030 e sugli altri prossimi tornei:

Quali paesi sono stati scelti per ospitare i Mondiali del 2030?

  • Marocco, Portogallo e Spagna ospiteranno congiuntamente la Coppa del Mondo 2030, ma le partite si giocheranno anche in Uruguay, Argentina e Paraguay.
  • Inizialmente, Spagna e Portogallo avevano incluso l’Ucraina nella loro candidatura, affermando di voler inviare “un messaggio di solidarietà e speranza”. Il Marocco si è unito all’offerta a metà marzo.
  • Anche se questa è la prima volta che Marocco e Portogallo ospiteranno la Coppa del Mondo FIFA, la Spagna aveva già ospitato il torneo nel 1982.
  • Il Marocco sarà il secondo paese africano ad ospitare la Coppa del Mondo dopo il Sud Africa nel 2010.
  • L’Uruguay ha ospitato per la prima volta le prime partite della FIFA, mentre l’Argentina ha ospitato la Coppa del Mondo nel 1978.
  • “In un mondo diviso, la FIFA e il calcio si stanno unendo”, ha affermato il presidente della FIFA Gianni Infantino.

Quali paesi ospiteranno i Mondiali del 2026?

Cosa sappiamo dei Mondiali del 2034?

  • La FIFA ha avviato la procedura di candidatura per la Coppa del Mondo 2034, invitando le confederazioni continentali asiatiche e oceaniche.
  • L’Arabia Saudita ha annunciato la sua intenzione di candidarsi per ospitare la Coppa del Mondo FIFA 2034.
Daniele Bianchi

Daniele Bianchi, nativo di Roma, è il creatore del noto sito di informazione Oltre la Linea. Appassionato di giornalismo e di eventi mondiali, nel 2010 Daniele ha dato vita a questo progetto direttamente da una piccola stanza del suo appartamento con lo scopo di creare uno spazio dedicato alla libera espressione di idee e riflessioni. La sua mission era semplice e diretta: cercare di capire e far comprendere agli altri ciò che sta effettivamente succedendo nel mondo. Oltre alla sua attività di giornalista e scrittore, Daniele investe costantemente nell'arricchimento della sua squadra, coinvolgendo professionisti con le stesse passioni e interessi.