Il fondatore della sudcoreana Kakao Corp è stato arrestato con l’accusa di aver truccato il prezzo delle azioni del colosso della tecnologia durante l’acquisizione del colosso del K-pop SM Entertainment.
Martedì, il tribunale distrettuale meridionale di Seul ha emesso un mandato di arresto per Kim Beom-su, citando la possibilità che egli possa tentare di fuggire o distruggere le prove.
I procuratori sudcoreani hanno accusato Kim, noto anche come Brian Kim, di aver cospirato con un fondo di private equity per acquistare azioni per un valore di circa 240 miliardi di won (173 milioni di dollari) allo scopo di gonfiare il prezzo delle azioni della SM Entertainment e impedirne l’acquisizione da parte dell’agenzia di intrattenimento rivale Hybe Corp.
Hybe ha ritirato l’offerta di acquisto di una quota del 14,8 percento della SM Entertainment dopo che il prezzo delle azioni della società è salito alle stelle, consentendo a Kakao e alla sua sussidiaria di assicurarsi una quota di quasi il 40 percento dell’agenzia K-pop.
L’anno scorso i procuratori sudcoreani hanno incriminato il responsabile degli investimenti di Kakao, Bae Jae-hyun, in relazione al presunto schema di manipolazione azionaria.
Kim, che può essere trattenuto fino a 20 giorni prima che i procuratori decidano se incriminarlo, ha negato qualsiasi illecito e non è stato formalmente incriminato.
Considerato uno dei fondatori di aziende tecnologiche più visionari della Corea del Sud, Kim, 58 anni, ha lanciato l’app di messaggistica più popolare del Paese, KakaoTalk, nel 2010.
Da allora, Kakao si è evoluta in un vasto impero aziendale valutato oltre 12 miliardi di dollari, con un portafoglio aziendale che spazia dai servizi di chiamata taxi, all’online banking, allo shopping online, alla gestione dell’intrattenimento e ai negozi di merchandising.
Le azioni di Kakao, che quest’anno prevede di introdurre nuovi servizi di intelligenza artificiale, sono scese di oltre il 5 percento in seguito alla notizia dell’arresto di Kim.