Era ancora buio alle 5:30 del 1 gennaio 2023, quando un messaggio balenò sul telefono del capo dell’agente Paramjit Singh. Il gruppo WhatsApp della sua stazione di polizia segnalava un incendio nelle vicinanze.
Singh, un sikh alto con una folta barba bianca e baffi grigi, si è vestito e si è precipitato verso l’edificio di quattro piani in vetro e cemento nel Greater Kailash II, un quartiere esclusivo della capitale indiana. Quando arrivò, fiamme arancioni infuriavano fuori da due stanze al terzo piano della casa di cura per anziani Antara, una struttura esclusiva per soggiorni di breve durata con personale in livrea, assistenza medica 24 ore su 24, assistenti e un servizio di cucina che potrebbe raccogliere richieste speciali.
Kamal Kumar, 91 anni, una volta sposato con il figlio di Jagjivan Ram, ex vice primo ministro indiano, alloggiava nella stanza 302, che era sulla sinistra. Kanchan Arora, 86 anni, vedova e madre di quattro figli, era la paziente della stanza 301, a destra.
Fuori dall’edificio si erano radunate persone del quartiere, compreso l’autista della casa accanto che aveva chiamato la sala di controllo della polizia. Erano stati chiamati anche i vigili del fuoco, a soli cinque minuti di distanza, ma ancora nessun camion dei pompieri era arrivato.
All’interno della casa di riposo per anziani regnava il caos. Giovani del quartiere e alcuni fattorini stavano aiutando i pazienti e i loro assistenti a uscire dal primo e dal secondo piano.
Al terzo piano, invece, il fuoco proveniente dalle due stanze che si affacciavano sulla strada si insinuava attraverso il corridoio e si dirigeva verso l’uscita di sicurezza sul retro dell’edificio.
Sei pazienti e i loro due familiari sono rimasti bloccati nelle nove stanze del piano. Alcuni, come Kamal Kumar, erano costretti a letto. Altri erano in terapia con ossigeno o si stavano riprendendo da una frattura o da una malattia.
Non c’erano spruzzatori d’acqua e quando Singh ha cercato di entrare, le fiamme avevano raggiunto le scale e l’ascensore, rendendo impossibile l’accesso al terzo piano dall’interno dell’edificio.
I soccorritori hanno cercato di puntare gli estintori, che scadevano tra cinque giorni, dalle scale verso le fiamme, ma senza alcun aiuto.