TikTok ha criticato un disegno di legge che vieterebbe l'app di condivisione video negli Stati Uniti se non si disinvestisse dal suo proprietario cinese, accusando i legislatori di calpestare il diritto dei cittadini alla libertà di parola.
“È un peccato che la Camera dei Rappresentanti stia utilizzando la copertura di importanti aiuti esteri e umanitari per bloccare ancora una volta un disegno di legge di divieto che calpesterebbe i diritti di libertà di parola di 170 milioni di americani”, ha affermato TikTok in una dichiarazione domenica.
TikTok ha rilasciato la dichiarazione dopo che sabato la Camera degli Stati Uniti ha approvato il disegno di legge con un voto bipartisan 360-58, inviando la legislazione al Senato.
Il presidente Joe Biden ha indicato che firmerà la legislazione, che è inclusa in un pacchetto più ampio che prevede aiuti per Ucraina, Israele e Taiwan, se arriverà davanti alla sua scrivania.
Secondo la legislazione, la società cinese ByteDance avrebbe nove mesi per cedere l’app, con la possibilità di una proroga di tre mesi se il presidente ritiene che ci siano stati progressi verso la vendita.
Sia i repubblicani che i democratici hanno affermato che TikTok minaccia la sicurezza nazionale poiché la piattaforma potrebbe essere utilizzata da Pechino per spiare gli americani e manipolare il dibattito pubblico.
TikTok ha insistito sul fatto di non aver condiviso i dati degli utenti americani con il governo cinese e che non lo avrebbe mai fatto.
Le organizzazioni per le libertà civili, tra cui l'American Civil Liberties Union e il Knight First Amendment Institute della Columbia University, si sono opposte alle proposte per motivi di libertà di parola.
Un disegno di legge simile per forzare la vendita di TikTok è stato approvato dalla Camera il mese scorso, ma da allora è stato bloccato al Senato.
Nel 2020, l’allora presidente Donald Trump ha firmato un ordine esecutivo per vietare TikTok, ma la mossa è stata bloccata dai tribunali in quanto violava la libertà di parola e i diritti del giusto processo.
