Quattro persone sono state arrestate e interrogate in Spagna con l’accusa di condurre una campagna di odio online incoraggiando i tifosi dell’Atletico Madrid ad insultare in modo razzista l’attaccante del Real Madrid Vinicius Jr., ha detto la polizia.
Gli uomini sono stati arrestati il 14 e 15 ottobre e poi rilasciati mentre continuavano le indagini sugli slogan dei social media che invitavano i fan a indossare maschere in modo da poter insultare il nazionale brasiliano nero senza essere identificati, ha aggiunto la polizia giovedì.
Si tratta dei primi fermi annunciati dalla polizia legata alla campagna che mirava a prendere di mira il 24enne in vista del derby della capitale spagnola il 29 settembre allo stadio Metropolitano dell’Atletico Madrid. Ha utilizzato l’hashtag #MetropolitanoConMascarilla (Metropolitano con la maschera).
Vinicius Jr, che ha subito abusi in diverse partite, l’anno scorso ha definito LaLiga – il principale campionato di calcio nazionale – e la Spagna “razzisti” dopo aver sentito insulti dagli spalti durante una partita allo stadio Mestalla di Valencia.
In un caso storico, tre tifosi del Valencia sono stati condannati ciascuno a otto mesi di carcere a giugno per crimini d’odio contro Vinicius Jr: la prima condanna per insulti razzisti in uno stadio di calcio in Spagna.
Giovedì la polizia nazionale spagnola non ha nominato i quattro uomini e non c’è stata alcuna dichiarazione immediata da parte degli avvocati che li rappresentavano. Secondo le procedure legali spagnole, un giudice indagherà ed eventualmente valuterà se ci sono prove sufficienti per procedere al processo.
La polizia ha affermato che la campagna online è diventata virale, sollevando “un significativo allarme sociale”. L’indagine resta aperta e potrebbe portare a ulteriori arresti, ha aggiunto la polizia.
LaLiga è intervenuta il giorno prima del derby di Madrid del 29 settembre, affermando di aver chiesto l’arresto di chiunque fosse coinvolto nella campagna, che secondo lei equivaleva al reato di incitamento all’odio.
L’Atletico Madrid non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento, ma all’inizio di questo mese aveva dichiarato di essere impegnato ad adottare misure disciplinari interne contro i suoi associati coinvolti in incidenti razzisti, xenofobi o intolleranti.