Macron difende la concessione della cittadinanza al CEO di Telegram Pavel Durov

Daniele Bianchi

Macron difende la concessione della cittadinanza al CEO di Telegram Pavel Durov

Il presidente francese Emmanuel Macron ha difeso la decisione di concedere la cittadinanza accelerata al CEO di Telegram incriminato, Pavel Durov.

Intervenendo in una conferenza stampa durante una visita in Serbia, Macron ha affermato che concedere la nazionalità a personaggi di alto profilo che imparano il francese e contribuiscono alla nazione è “un bene per il nostro Paese”.

“Fa parte di una strategia per consentire alle donne e agli uomini, siano essi artisti, atleti o imprenditori, quando si sforzano di imparare la lingua francese e sviluppano ricchezza, innovazione… di ottenere la nazionalità francese”, ha affermato Macron.

Macron ha dichiarato di non essere a conoscenza del fatto che Durov si stesse recando in Francia prima del suo arresto sabato, dopo che il quotidiano Le Canard Enchaine ha riferito che Durov aveva detto alla polizia che aveva intenzione di incontrare il leader francese.

“Non ero assolutamente a conoscenza dell’arrivo del signor Durov in Francia”, ha detto Macron, descrivendo l’arresto di Durov come “un atto indipendente della giustizia francese”.

“È falso che gli abbia rivolto alcun tipo di invito.”

“Siamo un Paese in cui esiste una separazione dei poteri”, ha aggiunto Macron.

I procuratori francesi hanno accusato Durov di “complicità” in attività criminali sull’app di messaggistica Telegram, tra cui traffico di droga e distribuzione di materiale pedopornografico.

Accusano inoltre il miliardario di origine russa di essersi rifiutato di condividere i documenti richiesti dalle indagini delle forze dell’ordine.

L’avvocato di Durov, David-Olivier Kaminski, ha definito “totalmente assurdo” implicare il proprietario di un social network in crimini che “non lo riguardano, direttamente o indirettamente”.

L’arresto di Durov ha riacceso dibattiti da tempo latenti sulla libertà di parola, sulla privacy e sui danni arrecati alle forze dell’ordine nel mondo online.

Importanti fondatori di aziende tecnologiche e sostenitori della libertà di Internet, tra cui il proprietario di X Elon Musk, il whistleblower Edward Snowden e il fondatore di ProtonMail Andy Yen, hanno condannato le autorità francesi per il caso, definendolo una minaccia alla libertà di espressione.

Anche la Russia ha espresso preoccupazione, con il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov che ha avvertito le autorità francesi di non trasformare il caso in una “persecuzione politica”.

Daniele Bianchi

Daniele Bianchi, nativo di Roma, è il creatore del noto sito di informazione Oltre la Linea. Appassionato di giornalismo e di eventi mondiali, nel 2010 Daniele ha dato vita a questo progetto direttamente da una piccola stanza del suo appartamento con lo scopo di creare uno spazio dedicato alla libera espressione di idee e riflessioni. La sua mission era semplice e diretta: cercare di capire e far comprendere agli altri ciò che sta effettivamente succedendo nel mondo. Oltre alla sua attività di giornalista e scrittore, Daniele investe costantemente nell'arricchimento della sua squadra, coinvolgendo professionisti con le stesse passioni e interessi.