Esiste un’esigenza “inconfutabile” di una governance globale dell’intelligenza artificiale e il suo sviluppo non può essere lasciato ai soli “capricci” del mercato, ha avvertito un organismo consultivo delle Nazioni Unite.
Mentre i governi nazionali svolgeranno un ruolo cruciale nella regolamentazione dell’intelligenza artificiale, la natura senza confini della tecnologia richiede un “approccio globale”, ha affermato giovedì l’Organismo consultivo di alto livello sull’intelligenza artificiale in un rapporto.
“Lo sviluppo accelerato dell’intelligenza artificiale concentra potere e ricchezza su scala globale, con implicazioni geopolitiche e geoeconomiche”, ha affermato il panel di 39 membri.
“Inoltre, nessuno al momento comprende abbastanza tutti i meccanismi interni dell’IA da poterne controllare completamente gli output o prevederne l’evoluzione. Né i decisori sono ritenuti responsabili per lo sviluppo, l’implementazione o l’utilizzo di sistemi che non comprendono”.
L’organismo consultivo, creato dal Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres in ottobre, ha formulato sette raccomandazioni nel rapporto, tra cui l’istituzione di un quadro di dati sull’intelligenza artificiale per aumentare la trasparenza e la responsabilità e un fondo per aiutare i paesi in via di sviluppo a trarre vantaggio dagli sviluppi della tecnologia.
“Molti paesi devono far fronte a vincoli fiscali e di risorse che limitano la loro capacità di utilizzare l’intelligenza artificiale in modo appropriato ed efficace”, ha affermato il panel.
“Nonostante tutti gli sforzi di sviluppo delle capacità, alcuni potrebbero ancora non essere in grado di accedere alla formazione, al calcolo, ai modelli e ai dati di formazione senza il supporto internazionale”.
L’organismo, tuttavia, non si è spinto fino a raccomandare la creazione di una nuova agenzia internazionale per governare lo sviluppo e l’implementazione dell’intelligenza artificiale.
“Se i rischi dell’intelligenza artificiale dovessero diventare più gravi e più concentrati, potrebbe essere necessario per gli Stati membri prendere in considerazione un’istituzione internazionale più solida con poteri di monitoraggio, segnalazione, verifica e applicazione”, ha affermato.
Il dibattito sui potenziali rischi e benefici dell’intelligenza artificiale è cresciuto esponenzialmente dopo il lancio nel 2022 di ChatGPT, il chatbot basato sull’intelligenza artificiale in grado di fornire risposte simili a quelle umane alle domande degli utenti.