Almeno 21 persone sono morte mentre tre giorni di piogge torrenziali hanno causato inondazioni, frane e colate di fango in Tagikistan, l’ultimo disastro naturale che ha colpito il montuoso paese dell’Asia centrale.
Un portavoce del Comitato per le situazioni di emergenza ha dichiarato mercoledì all’agenzia di stampa Agence France-Presse che “ci sono 21 morti”, rispetto ai 13 di lunedì.
I decessi sono avvenuti in tre città del Tagikistan centrale, non lontano dalla capitale Dushanbe.
Sui social media sono apparse immagini e video che mostrano automobili su strade allagate e danneggiate.
Tagikistan – Inondazioni improvvise e frane lasciano 13 morti https://t.co/LkHWBzpIoM via @FloodList pic.twitter.com/BdiL0o8B60
— FloodList (@FloodList) 29 agosto 2023
Lunedì il governo ha affermato che il rischio di frane rimane elevato a causa delle forti piogge e ha avvertito la popolazione di rimanere prudente, soprattutto intorno alle montagne del Tagikistan.
L’ambasciatore dell’Unione europea nel paese, Raimundas Karoblis, ha espresso le sue condoglianze alle famiglie delle vittime.
Il governo dell’Iran e altri paesi hanno offerto il loro sostegno al governo del Tagikistan.
Il paese è vulnerabile alle catastrofi naturali. Nel mese di febbraio, decine di valanghe, frane e cadute di massi hanno colpito l’Alto Badakhshan, una regione autonoma nel sud, al confine con Afghanistan, Cina e Kirghizistan, e circondata dalle montagne del Pamir.
Le nostre più sentite condoglianze alle famiglie delle vittime delle inondazioni in Tagikistan. pic.twitter.com/8rZHl1XO2t
— Raimundas Karoblis (@KaroblisR) 28 agosto 2023