Il presidente libertario argentino Javier Milei ha promesso di continuare a portare avanti la sua agenda di radicale liberalizzazione economica con o senza il sostegno del parlamento.
Venerdì, in un discorso in stile sindacale rivolto ai legislatori, Milei ha affermato che “continuerà a portare avanti” un pacchetto di radicali riforme economiche volte a risollevare il Paese da decenni di disfunzione e declino.
“Cambieremo il Paese per sempre… con o senza il sostegno dei leader politici, con tutte le risorse legali dell’esecutivo”, ha detto Milei.
“Se cerchi il conflitto, avrai conflitto.”
Milei ha lanciato la sfida al parlamento dopo che i legislatori il mese scorso hanno respinto il suo disegno di legge di riforma omnibus nonostante le dure trattative con l’opposizione che hanno ridotto di quasi la metà il numero delle modifiche proposte.
In commenti più concilianti rivolti ai governatori locali, Milei ha chiesto un “patto sociale” in 10 punti che rivedrebbe il quadro per la distribuzione dei fondi fiscali tra il governo federale e le province.
Milei, che è stato eletto clamorosamente in un ballottaggio a novembre, ha iniziato il suo mandato svalutando il peso di oltre il 50%, tagliando i sussidi statali per carburante e trasporti, dimezzando il numero dei ministeri e cancellando centinaia di regolamenti.
Il suo governo ha rivendicato il merito dei timidi segnali di ripresa economica, tra cui il primo surplus di bilancio mensile del paese in 12 anni e le crescenti riserve di valuta estera.
Ma l’inflazione alle stelle e le misure di austerità di Milei hanno pesato pesantemente sugli argentini, provocando scioperi e proteste.
Milei, un autoproclamato anarco-capitalista che si è impegnato a ripristinare il dinamismo dell'”età dell'oro” dell'Argentina all'inizio del XX secolo, è entrato in carica avvertendo gli argentini di prepararsi per un “aggiustamento shock” per risanare l'economia.
“Chiedo pazienza e fiducia. Ci vorrà del tempo prima che possiamo percepire i frutti della riorganizzazione economica e delle riforme che stiamo attuando”, ha detto Milei nel suo discorso di venerdì.
L’Argentina, la terza economia più grande dell’America Latina, è inciampata da decenni tra crisi economiche, afflitta da un debito enorme, una povertà diffusa e un’inflazione a tre cifre.