La Polonia sta votando in un’elezione chiave che avrebbe un impatto significativo sulle politiche locali ed estere del paese.
Domenica le persone si sono recate alle urne, la cui conclusione è prevista alle 21:00 ora locale (19:00 GMT). Quasi 30 milioni di persone hanno diritto di voto e si prevede che l’affluenza alle urne sarà tra le più alte degli ultimi anni.
La coalizione al potere di Destra Unita (ZP), guidata dal partito nazionalista conservatore Diritto e Giustizia (PiS), spera di guadagnarle un terzo mandato senza precedenti, mentre l’opposizione avverte che potrebbe mettere il paese sulla strada dell’uscita dall’Unione Europea.
Gli analisti politici sostengono che la Polonia potrebbe affrontare un periodo di instabilità se il PiS non riuscisse a ottenere la maggioranza.
Il PiS ha interpretato le elezioni come una scelta tra la sicurezza derivante da un’immigrazione senza restrizioni, che sostiene i suoi oppositori, e un’occidentalizzazione strisciante che considera contraria al carattere cattolico della Polonia.
“Queste elezioni dimostreranno se la Polonia sarà governata dai polacchi, o da Berlino o Bruxelles”, ha detto venerdì il leader del PiS Jaroslaw Kaczynski ai sostenitori durante l’ultima manifestazione elettorale del partito.
“Ciò che vincerà è un buon governo patriottico… non le urla e l’odio che riempiono i media e che colpiscono le menti più deboli”, ha detto a Skarzysko-Kamienna, una città nel cuore del PiS, nel sud-est della Polonia.
Da quando è salito al potere nel 2015, il partito è stato accusato di indebolire i controlli e gli equilibri democratici, di politicizzare i tribunali, di utilizzare i media di proprietà pubblica per promuovere la propria propaganda e di fomentare l’omofobia.
Il PiS nega di aver commesso atti illeciti o di voler lasciare l’UE e afferma che le sue riforme mirano a rendere il paese e la sua economia più equi, rimuovendo al contempo le ultime vestigia del comunismo. Ha costruito il suo sostegno su generose donazioni sociali, che secondo lui i partiti rivali fermeranno.
Il suo principale rivale, la Coalizione Civica (KO), guidata dall’ex presidente del Consiglio Europeo Donald Tusk, ha condotto una campagna con l’impegno di annullare le riforme del PiS, chiedere conto ai suoi leader e risolvere i conflitti con Bruxelles sul governo democratico. Tusk afferma che il suo partito manterrà il sostegno sociale.
“Abbiamo bisogno di cambiamenti se ci teniamo a valori fondamentali come la fiducia, la responsabilità e la tolleranza per dominare nuovamente la vita pubblica”, ha detto venerdì agli elettori a Kalisz, nella Polonia centrale, il sindaco di Varsavia Rafal Trzaskowski, un alto funzionario KO.
L’esito delle elezioni sarà importante non solo per i polacchi, ma anche per i politici negli Stati Uniti, in tutta Europa e soprattutto per Ucraina e Russia.
La Polonia è stata centrale nella risposta dell’Occidente all’invasione russa dell’Ucraina poiché ha equipaggiato Kiev con carri armati Leopard 2 di fabbricazione tedesca e caccia polacchi MiG-29. Il Paese ha accolto anche milioni di rifugiati ucraini dall’inizio della guerra.