La Malesia ha revocato il divieto di importazione di bovini vivi e bufali dall’Australia, introdotto come precauzione contro una malattia infettiva che può essere fatale per il bestiame.
Le autorità malesi hanno revocato il divieto dopo aver ricevuto un rapporto di indagine dall’Australia e discussioni tra i due paesi, ha detto mercoledì il Dipartimento dei servizi veterinari.
Kuala Lumpur ha sospeso le importazioni il mese scorso dopo che un piccolo numero di bovini australiani spediti nella vicina Indonesia erano affetti dalla malattia della pelle nodulare (LSD).
Le autorità indonesiane hanno affermato di aver rilevato casi positivi di LSD in 13 bovini provenienti dall’Australia nel corso di diversi mesi a partire da maggio e hanno deciso di sospendere le importazioni da quattro strutture.
Il Dipartimento australiano dell’agricoltura, della pesca e delle foreste ha accolto con favore l’annuncio della Malesia.
“È il risultato di uno sforzo ben coordinato dell’intero governo, guidato dai funzionari tecnici e commerciali del dipartimento che hanno contribuito a raccogliere l’ampia base di prove che ha portato a questa decisione”, ha affermato il dipartimento in una dichiarazione martedì.
“Non c’è motivo di preoccuparsi per i produttori di bestiame australiani poiché l’Australia rimane libera dall’LSD”, ha aggiunto. “L’Australia continua a commerciare prodotti di origine animale a livello internazionale, compresi bovini vivi con l’Indonesia”.
L’LSD, che si trasmette tramite punture di insetti, non rappresenta un rischio per l’uomo, ma può ostacolare la produzione di latte e causare sterilità e morte nei bovini.
La Malesia importa bovini e bufali dall’Australia per un valore di circa 5,5 milioni di dollari ogni anno.
