La Dichiarazione di Pechino è un passo fondamentale per risolvere la questione palestinese

Daniele Bianchi

La Dichiarazione di Pechino è un passo fondamentale per risolvere la questione palestinese

La questione palestinese è al centro della questione mediorientale. Negli ultimi anni, la Cina ha avanzato proposte e ha preso misure per affrontare la questione palestinese con saggezza e soluzioni cinesi.

Su invito della Cina, i rappresentanti senior di 14 fazioni palestinesi hanno avviato un dialogo a Pechino a luglio e hanno firmato la Dichiarazione di Pechino sulla fine della divisione e il rafforzamento dell’unità nazionale palestinese. Il dialogo di Pechino è stato il più inclusivo e approfondito dialogo di riconciliazione di 14 fazioni politiche fino ad oggi.

L’importante consenso dei colloqui di Pechino è di raggiungere la riconciliazione e l’unità tra le 14 fazioni. Il risultato principale è l’affermazione dell’Organizzazione per la liberazione della Palestina (OLP) come unico rappresentante legittimo di tutto il popolo palestinese. Il punto più importante è l’accordo sulla creazione di un governo provvisorio di riconciliazione nazionale incentrato sulla ricostruzione post-conflitto di Gaza. L’appello più forte è per la creazione di uno Stato indipendente di Palestina in conformità con le pertinenti risoluzioni delle Nazioni Unite.

Mousa Abu Marzouk, capo della delegazione di Hamas al dialogo di Pechino, ha dichiarato la disponibilità di Hamas a implementare la dichiarazione di Pechino, rafforzare l’unità tra le fazioni e far progredire il processo di riconciliazione per raggiungere l’unità nazionale palestinese. Mahmoud al-Aloul, vice capo del movimento Fatah, ha affermato che la Cina è una luce e i suoi sforzi per promuovere la riconciliazione tra le fazioni palestinesi sono rari sulla scena internazionale. Il rappresentante speciale dell’Unione Europea per il processo di pace in Medio Oriente Sven Koopmans ha sottolineato che si tratta di un risultato notevole e dimostra pienamente il ruolo positivo e costruttivo della Cina nel processo di pace in Medio Oriente.

La chiave del processo di riconciliazione palestinese è rafforzare la fiducia, mantenere la giusta direzione e fare progressi incrementali. Solo compiendo sforzi continui per costruire un consenso e metterlo in pratica, il processo di riconciliazione può produrre progressi sempre più sostanziali e una maggiore unità. Nel cammino verso la riconciliazione, la Cina condivide la stessa direzione e destinazione con i paesi arabi e islamici.

Al momento, il conflitto di Gaza si trascina e le sue ricadute continuano a diffondersi, poiché molteplici conflitti regionali sono interconnessi. Per aiutare a uscire dall’attuale conflitto e dalla situazione difficile, la Cina propone un’iniziativa in tre fasi.

Il primo passo è raggiungere un cessate il fuoco completo, duraturo e sostenibile nella Striscia di Gaza il prima possibile e garantire l’accesso agli aiuti umanitari e al soccorso sul campo. La comunità internazionale dovrebbe creare più sinergie per porre fine alle ostilità e stabilire un cessate il fuoco.

Il secondo passo è compiere sforzi congiunti verso la governance post-conflitto di Gaza secondo il principio di “Palestinesi che governano la Palestina”. Gaza è una parte inseparabile e integrante della Palestina. Riavviare la ricostruzione post-conflitto il prima possibile è una priorità urgente. La comunità internazionale deve sostenere le fazioni palestinesi nell’istituzione di un governo di consenso nazionale ad interim e nella realizzazione di una gestione efficace di Gaza e della Cisgiordania.

Il terzo passo è aiutare la Palestina a diventare uno stato membro a pieno titolo dell’ONU e a mettersi all’opera per attuare la soluzione dei due stati. È importante sostenere la convocazione di una conferenza di pace internazionale su vasta scala, più autorevole e più efficace per elaborare un calendario e una tabella di marcia per la soluzione dei due stati.

L’iniziativa in tre fasi definisce un piano dettagliato e fattibile per risolvere pacificamente la questione palestinese, contribuendo a creare consenso tra tutte le parti interessate e riportando la questione palestinese sulla giusta strada verso una soluzione politica.

La Cina e molti paesi del Medio Oriente sono legati da ricordi simili della devastazione provocata dall’imperialismo e dal colonialismo, e condividono una ricerca affine di liberazione nazionale, indipendenza e autosufficienza. La Cina non si è mai impegnata in uno scontro geopolitico o ha cercato delegati in Medio Oriente, né intende attingere sfere di influenza per colmare il cosiddetto vuoto di potere nella regione.

La Cina non ha interessi egoistici nella questione palestinese. È stata tra i primi paesi a riconoscere l’OLP e lo Stato di Palestina, e per tutto il tempo ha sostenuto fermamente il popolo palestinese nel ripristino dei suoi legittimi diritti nazionali.

Non esiste una soluzione semplice alla questione palestinese e la pace non può essere raggiunta dall’oggi al domani. La riconciliazione intra-palestinese porterà speranza e un futuro al popolo palestinese. È un passo importante verso la risoluzione della questione palestinese e il raggiungimento della stabilità in Medio Oriente.

La Cina sostiene fermamente il popolo palestinese nel ripristino dei suoi legittimi diritti nazionali e sostiene il popolo dei paesi mediorientali nel tenere il proprio futuro nelle proprie mani. La Cina attende con ansia il giorno in cui le fazioni palestinesi raggiungeranno la riconciliazione interna e, su questa base, realizzeranno l’unità nazionale e uno stato indipendente il prima possibile. La Cina continuerà a lavorare senza sosta a questo scopo, dando maggiori contributi alla promozione della pace e della prosperità nella regione.

Le opinioni espresse in questo articolo appartengono all’autore e non riflettono necessariamente la posizione editoriale di Oltre La Linea.

Daniele Bianchi

Daniele Bianchi, nativo di Roma, è il creatore del noto sito di informazione Oltre la Linea. Appassionato di giornalismo e di eventi mondiali, nel 2010 Daniele ha dato vita a questo progetto direttamente da una piccola stanza del suo appartamento con lo scopo di creare uno spazio dedicato alla libera espressione di idee e riflessioni. La sua mission era semplice e diretta: cercare di capire e far comprendere agli altri ciò che sta effettivamente succedendo nel mondo. Oltre alla sua attività di giornalista e scrittore, Daniele investe costantemente nell'arricchimento della sua squadra, coinvolgendo professionisti con le stesse passioni e interessi.