La Cina ha annunciato indagini anti-dumping sulla colza canadese e sui prodotti chimici dopo che Ottawa ha imposto dazi sui veicoli elettrici (EV), sull’acciaio e sull’alluminio di fabbricazione cinese.
Martedì, il Ministero del Commercio cinese ha affermato che “la concorrenza sleale da parte canadese” ha causato perdite ai produttori nazionali di canola.
Il ministero ha affermato che avrebbe avviato anche un’indagine sui prodotti chimici canadesi basata sulle “applicazioni delle industrie nazionali”.
“La Cina… adotterà tutte le misure necessarie per difendere i legittimi diritti e interessi delle sue imprese”, ha affermato il ministero in una nota.
Il ministero ha aggiunto di essere “fortemente insoddisfatto e risolutamente contrario” alle tariffe canadesi e che avrebbe sollevato la questione con l’Organizzazione mondiale del commercio.
Il mese scorso, il primo ministro canadese Justin Trudeau ha annunciato una tariffa del 100 percento sui veicoli elettrici cinesi e una tariffa del 25 percento sull’acciaio e l’alluminio cinesi, accusando Pechino di “non rispettare le stesse regole” del commercio internazionale degli altri paesi.
Trudeau ha affermato che i dazi sono stati introdotti “in linea e parallelamente con le altre economie del mondo”.
La mossa di Ottawa segue azioni simili da parte degli Stati Uniti e dell’Unione Europea, che hanno imposto tariffe rispettivamente del 100% e del 36% sui veicoli elettrici cinesi.
I governi occidentali hanno accusato la Cina di utilizzare i sussidi per costruire automobili a basso costo, in modo da inondare i mercati esteri, danneggiando i marchi locali.
Pechino ha respinto le accuse di “sovracapacità” industriale come pretesto per indebolire la globalizzazione e il libero scambio.
Negli ultimi anni, Cina e Canada hanno avuto relazioni tese a causa di controversie che hanno toccato vari aspetti, dal commercio al presunto spionaggio e alle interferenze elettorali.