Secondo le conclusioni preliminari degli enti di regolamentazione, la piattaforma di social media X di Elon Musk viola la legge dell’Unione Europea sui contenuti online, il che potrebbe comportare pesanti sanzioni per l’azienda.
La Commissione europea, il braccio esecutivo del blocco dei 27 membri, ha annunciato venerdì che la piattaforma di social media sta violando il Digital Services Act (DSA) in aree legate a “dark pattern, trasparenza pubblicitaria e accesso ai dati per i ricercatori”.
L’indagine, aperta a dicembre, è giunta alle sue conclusioni preliminari analizzando documenti aziendali interni e intervistando esperti. La DSA richiede alle grandi piattaforme online e ai motori di ricerca di fare di più per contrastare i contenuti illegali e i rischi per la sicurezza pubblica.
Ha scoperto che X, precedentemente Twitter, utilizza il suo “segno di spunta blu” in un modo che non corrisponde alle pratiche del settore e “inganna gli utenti”.
“Dato che chiunque può iscriversi per ottenere tale stato ‘verificato’, ciò influisce negativamente sulla capacità degli utenti di prendere decisioni libere e informate sull’autenticità degli account e dei contenuti con cui interagiscono. Ci sono prove di attori malintenzionati motivati che abusano dell”account verificato’ per ingannare gli utenti”, ha affermato la commissione.
Un tempo, #ControlliBlu usato per indicare fonti di informazione affidabili✔️🐦
Ora, con X, la nostra visione preliminare è che:
❌Ingannano gli utenti
❌Infrangono #DSA
X ha ora il diritto di difendersi, ma se la nostra opinione verrà confermata imporremo multe e richiederemo modifiche significative. foto.twitter.com/M9tGA5pYQr
— Thierry Breton (@ThierryBreton) 12 luglio 2024
Ha scoperto che X non rispetta la trasparenza richiesta in materia di pubblicità, rifiutandosi di fornire un archivio pubblicitario consultabile e affidabile.
Si è anche scoperto che X non è riuscita a fornire ai ricercatori un accesso indipendente ai dati pubblici in linea con il DSA e ha progettato il suo processo per garantire ai ricercatori idonei l’accesso alla sua interfaccia di programmazione dell’applicazione (API) in un modo che dissuade i ricercatori.
Musk ha respinto l’annuncio della Commissione Europea. La Commissione, ha detto, aveva “offerto a X un accordo segreto illegale” che prevedeva un quid pro quo: la società non sarebbe stata multata se avesse accettato di censurare silenziosamente il discorso. “Le altre piattaforme hanno accettato quell’accordo. X no”, ha scritto Musk su X.
La Commissione europea ci ha proposto un accordo segreto e illegale: se avessimo censurato silenziosamente i nostri discorsi senza dirlo a nessuno, non ci avrebbero multato.
Le altre piattaforme accettarono l’accordo.
Non l’ho fatto. https://t.co/4lKsaRsYoA
— Elon Musk (@elonmusk) 12 luglio 2024
L’azienda avrà ora l’opportunità di esaminare in dettaglio i risultati e di inviare una risposta formale.
“X ha ora il diritto di difesa, ma se la nostra opinione verrà confermata imporremo multe e richiederemo modifiche significative”, ha affermato il commissario europeo Thierry Breton in una dichiarazione pubblicata su X.
Se i risultati venissero infine confermati, un verdetto di non conformità potrebbe comportare multe fino al 6 percento del fatturato annuo mondiale totale dell’azienda. Musk ha cancellato l’azienda dalla quotazione dopo aver acquistato Twitter nel 2022, il che significa che i suoi dati sulle performance finanziarie non sono più disponibili al pubblico.
La Commissione potrebbe anche imporre sanzioni periodiche e attuare periodi di vigilanza rafforzata.
“La DSA ha come principio fondamentale la trasparenza e siamo determinati a garantire che tutte le piattaforme, compresa X, rispettino la legislazione dell’UE”, ha affermato la funzionaria della Commissione Margrethe Vestager.
Nel 2024 la Commissione ha inoltre avviato un procedimento formale contro TikTok, il sito cinese AliExpress e Meta.