Il giornalista russo Boris Maksudov muore nell'attacco di un drone in Ucraina

Daniele Bianchi

Il giornalista russo Boris Maksudov muore nell’attacco di un drone in Ucraina

Il giornalista russo Boris Maksudov è morto dopo aver riportato ferite in un attacco di droni nella regione di Zaporizhia, nel sud-est dell’Ucraina.

Maksudov, che lavorava per la televisione statale russa Rossiya 24, è stato ferito mercoledì e portato in ospedale.

Inizialmente, gli agenti della difesa avevano affermato che le sue condizioni erano stabili. Tuttavia, in seguito morì per ferite da schegge.

“Boris Maksudov è morto da eroe, come un combattente coraggioso”, ha detto Dmitry Kiselyov, amministratore delegato del gruppo mediatico russo Rossia Segodnia, secondo l’agenzia di stampa statale RIA Novosti.

Mosca ha ripetutamente accusato Kiev di aver attaccato i giornalisti. Il mese scorso, tre corrispondenti del quotidiano Izvestia sono rimasti feriti dai bombardamenti nella regione occupata di Donetsk.

Secondo il Comitato per la protezione dei giornalisti, almeno 15 operatori dei media, oltre a Maksudov, sono stati uccisi in Ucraina da quando Mosca ha lanciato la sua invasione a tutto campo lo scorso febbraio.

A maggio, il videogiornalista dell’agenzia di stampa Agence France-Presse Arman Soldin è stato ucciso vicino alla città orientale di Bakhmut.

Attrice russa uccisa

L’attrice teatrale russa Polina Menshikh è stata uccisa in modo simile questa settimana mentre si esibiva per i soldati russi nella regione occupata del Donbass.

I missili hanno colpito il centro culturale dove, secondo l’esercito ucraino, si svolgeva la cerimonia di premiazione militare russa 810a Brigata di fanteria navale separata stava avendo luogo.

Robert Brovdi, un comandante militare ucraino, ha dichiarato in un post sui social media che 25 persone sono state uccise nell’attacco e più di 100 ferite.

Daniele Bianchi

Daniele Bianchi, nativo di Roma, è il creatore del noto sito di informazione Oltre la Linea. Appassionato di giornalismo e di eventi mondiali, nel 2010 Daniele ha dato vita a questo progetto direttamente da una piccola stanza del suo appartamento con lo scopo di creare uno spazio dedicato alla libera espressione di idee e riflessioni. La sua mission era semplice e diretta: cercare di capire e far comprendere agli altri ciò che sta effettivamente succedendo nel mondo. Oltre alla sua attività di giornalista e scrittore, Daniele investe costantemente nell'arricchimento della sua squadra, coinvolgendo professionisti con le stesse passioni e interessi.