I consumatori negli Stati Uniti non vedranno più il debito medico comparire sui loro rapporti di credito in seguito a cambiamenti che renderanno più facile per milioni di americani ottenere prestiti.
La nuova regola significa che ai finanziatori sarà vietato utilizzare informazioni mediche nelle loro decisioni di prestito, ha affermato martedì il Consumer Financial Protection Bureau (CFPB).
In base al cambiamento, circa 49 miliardi di dollari di debito medico saranno cancellati dai rapporti di credito di oltre 15 milioni di americani, ha affermato il CFPB.
L’Osservatorio dei consumatori ha affermato che la sua ricerca ha dimostrato che il debito medico è un indicatore inadeguato della restituzione del prestito e che si prevede che il cambiamento porterà all’approvazione di circa 22.000 mutui aggiuntivi ogni anno.
“Le persone che si ammalano non dovrebbero vedere il loro futuro finanziario sconvolto”, ha detto in una nota il direttore del CFPB Rohit Chopra.
“La norma finale del CFPB chiuderà una deroga speciale che ha consentito agli esattori di abusare del sistema di segnalazione del credito per costringere le persone a pagare fatture mediche che potrebbero anche non essere dovute.”
Il vicepresidente americano Kamala Harris ha affermato che la norma “aiuterà un maggior numero di americani a risparmiare denaro, creare ricchezza e prosperare”.
La misura arriva meno di due settimane prima che il presidente americano Joe Biden ceda il controllo della Casa Bianca al presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump.
Non è chiaro se la norma, che impiega 60 giorni per entrare in vigore, sopravviverà nella sua forma attuale sotto Trump, che si è impegnato a tagliare le normative governative e a revocare gran parte dell’agenda di Biden.
Un certo numero di repubblicani ha espresso preoccupazione per il fatto che la modifica proposta indebolirebbe l’accuratezza dei rapporti di credito.
La Consumer Data Industry Association e altri gruppi commerciali che rappresentano le istituzioni finanziarie si sono opposti al cambiamento, mentre l’American Medical Association ha sostenuto la misura.
