Doha, Qatar— È sabato pomeriggio e un piccolo campo da calcio in un complesso residenziale in Qatar comincia a riempirsi di dozzine di bambini prima del loro allenamento settimanale di calcio.
Il complesso, alla periferia della capitale Doha, ospita le famiglie palestinesi evacuate da Gaza lo scorso anno, da quando Israele ha iniziato la sua guerra genocida sulla Striscia assediata.
Il Qatar ospita più di 1.700 palestinesi, tra cui 762 bambini, evacuati da Gaza, secondo i numeri forniti dal Ministero degli Interni del Qatar. Le evacuazioni sono iniziate nelle settimane successive agli attacchi israeliani su Gaza e sono state interrotte quando le forze israeliane hanno chiuso il confine di Rafah a maggio.
Ragazzi e ragazze di varie fasce d’età si riunivano nello spazio aperto tra i condomini, indifferenti al clima caldo e umido tipico di settembre.
Non appena arrivano gli allenatori dell’accademia di calcio del Paris Saint-Germain (PSG) con sede a Doha, vengono accolti con grandi sorrisi e il cinque da parte dei bambini.
“Negli ultimi 11 mesi, non abbiamo mai saltato le nostre sessioni di allenamento settimanali qui”, dice l’allenatore Bassam Khalil ad Oltre La Linea e aggiunge: “Anche con un clima molto più caldo”.
Khalil ha spiegato che ci sono volute settimane e, in alcuni casi, mesi per rompere il ghiaccio con i bambini.
“All’inizio i bambini erano molto aggressivi in campo”, ha detto.
“È naturale. Sono venuti da una zona di guerra, sono i bambini di Gaza, quindi abbiamo dovuto essere pazienti e compassionevoli con loro prima di poter iniziare un allenamento calcistico adeguato”.
Khalil sorride quando vede i bambini mettersi alla prova in campo. Il suo collega si avvicina a loro con l’attrezzatura da allenamento e i palloni da calcio.
Dopo un breve discorso di incoraggiamento e qualche routine di riscaldamento, i giocatori vengono divisi in due squadre di calcetto e l’azione ha inizio.