Akebono, il primo grande campione di sumo nato all'estero, muore all'età di 54 anni

Daniele Bianchi

Akebono, il primo grande campione di sumo nato all'estero, muore all'età di 54 anni

Akebono, un lottatore di sumo di origine americana che divenne il primo grande campione non giapponese o “Yokozuna”, è morto per insufficienza cardiaca questo mese a Tokyo, ha detto giovedì l'associazione di sumo. Aveva 54 anni.

Vincitore di 11 campionati – il decimo nella storia del sumo moderno – Akebono era fisicamente imponente con i suoi 203 cm (6 piedi e 8 pollici) e 233 kg (514 libbre). Il suo stile di combattimento si basava sulle sue immense dimensioni per spingere i suoi nemici fuori dal ring.

Nato Chad George Ha'aheo Rowan alle Hawaii, Akebono era un giocatore di basket del college reclutato dal capo di una scuderia di sumo giapponese, anch'egli hawaiano.

Entrò nel mondo del sumo nel 1988 e raggiunse il grado più alto di Yokozuna nel gennaio 1993, diventando il 64esimo Yokozuna del sumo moderno. In seguito divenne cittadino giapponese, prendendo il nome Taro Akebono.

Come straniero, Akebono ha seguito le orme dell'ancora più grande Konishiki, anche lui delle Hawaii, e insieme al collega Yokozuna Musashimaru, originario delle Samoa americane.

“Durante i suoi 35 anni in Giappone, Akebono ha rafforzato i legami culturali tra gli Stati Uniti e la sua patria adottiva unendoci tutti attraverso lo sport”, ha pubblicato su X l'ambasciatore statunitense Rahm Emanuel Emanuel.

Akebono è apparso regolarmente anche come celebrità in programmi televisivi giapponesi e, dopo essersi ritirato dal sumo nel 2001, ha combattuto in varie arti marziali miste ed eventi di wrestling professionale.

“RIP to the Mighty Akebono”, ha pubblicato Samoa Joe, l'attuale campione del mondo di wrestling AEW. “L'epitome di uno Yokozuna, sia un guerriero che un gentiluomo. A hui hou.”

Akebono lascia la moglie, la figlia e due figli.

Daniele Bianchi

Daniele Bianchi, nativo di Roma, è il creatore del noto sito di informazione Oltre la Linea. Appassionato di giornalismo e di eventi mondiali, nel 2010 Daniele ha dato vita a questo progetto direttamente da una piccola stanza del suo appartamento con lo scopo di creare uno spazio dedicato alla libera espressione di idee e riflessioni. La sua mission era semplice e diretta: cercare di capire e far comprendere agli altri ciò che sta effettivamente succedendo nel mondo. Oltre alla sua attività di giornalista e scrittore, Daniele investe costantemente nell'arricchimento della sua squadra, coinvolgendo professionisti con le stesse passioni e interessi.