Amazon censura il nuovo libro di Stelio Fergola. Passaggio al Bosco: “Minacciate azioni legali”

E’ di queste ore la notizia che la descrizione del libro di Stelio Fergola, “L’inganno antirazzista. Come il progressismo uccide identità e popoli.”, è stata modificata da Amazon, probabilmente per non offendere la sensibilità altrui.

L’originale attacco, presente in quasi tutti i siti di e-commerce, è: “l’autore affronta i meccanismi sociali e culturali che affrontano questo pericoloso processo di ingegneria sociale.” La versione riadattata, invece, dalla quale si evince una spiccata retorica anti-razzista, recita: “contro il multiculturalismo additato dall’autore.”

E’ proprio vero, il tanto sbandierato fenomeno multiculturale obbliga gli autoctoni a rinunciare a libertà che erano abituati a considerare come diritti. Una di queste è la critica. Ogni potenziale argomento contro l’immigrazione viene soppresso. Un atteggiamento che, di solito, assumono gli sconfitti perenni o chi, conscio di aver creato, al tessuto sociale del Paese, un danno enorme si trova faccia a faccia con la sua sporca coscienza.

Nel mondo della “democrazia” tira una brutta aria. Prima la decisione di Facebook, nel novembre del 2017, di contrastare, mediante uno strumento, la “propaganda disinformativa” proveniente dal Cremlino. Il tutto per imporre agli utenti una narrativa volta a far sopravvivere la claudicante realtà unipolare a guida statunitense. Poi la censura subita da Alain De Benoist prima di una conferenza all’ente guidato da Carlo Feltrinelli ad opera dei centri sociali.

La retorica antifascista archeologica, di cui parlava Pier Paolo Pasolini, che scagliandosi contro un fascismo arcaico morto e sepolto apre la strada, sempre più, alla natura famelica ed imperialista del globalismo, perché giocoforza delegittima qualsiasi ideale o movimento ne mentta in discussione il dogma.

Adesso si passa direttamente alla storpiatura dei libri. I “democratici” che si comportano come i migliori Joseph Goebbels durante i Bücherverbrennungen nella Opernplatz di Berlino nel 1933. A fronte di questo scempio, tuttavia, la casa editrice Passaggio al Bosco dichiara: “Abbiamo minacciato azioni legali se Amazon, e tutti i siti che riprendono la descrizione fallace del prodotto, non utilizzeranno quella corretta.”

Altro particolare: nel link del prodotto in vendita su Amazon, manca – mentre solitamente è sempre presente per i prodotti editoriali – il retro copertina. Anche su di esso era stampata la descrizione originale.

Descrizione che, al contrario, è facilmente leggibile sulla pagina web di Passaggio al Bosco.

Come conferma lo stesso editore, poi, le pagine dei prodotti pubblicati sui siti di vendita (Amazon, IBS o altri) sono compilate sulla base delle schede trasmesse al catalogo dei libri in commercio. A quanto pare, in questo caso, pare ci sia stata una sostituzione arbitraria della descrizione trasmessa (dal momento che, prima che il libro fosse disponibile, anche su Amazon questa era corretta). Un fatto simile, tra l’altro, non era mai avvenuto per altri testi pubblicati con la stessa etichetta.

(La Redazione)