Evo Morales risponde al discorso di Trump

Il presidente della Bolivia Evo Morales si è espresso questa settimana a proposito del discorso carico di aggressività e brutalità pronunciato da Donald Trump.

“Il presidente degli Stati Uniti è un esempio di doppia morale. Alle Nazioni Unite si parla di sovranità, pace e rispetto reciproco, ma lui attacca e condanna il socialismo. È lo stalliere dell’imperialismo che tenta di distruggere le nazioni antimperialiste”, ha sottolineato Morales nell’esclusiva concessa a TeleSUR.

Il presidente boliviano ha quindi condannato la follia interventista di Donald Trump: “Il Venezuela è un paese democratico in cui si sono svolte regolari elezioni. È pertanto importante combattere l’interventismo americano”.

Evo Morales ha poi aggiunto che Trump “vuole soffocare la Rivoluzione Bolivariana in Venezuela. I militanti della destra venezuelana sono assetati di violenza, e vengono finanziati dagli Stati Uniti e dai loro satelliti”.

Secondo il capo di stato boliviano, il rifiuto latinoamericano dell’interventismo di matrice USA è dovuto all’esistenza di una coscienza collettiva in America del Sud che non tollera questo tipo di intromissioni.

“Vi sono presidenti, come per esempio quello della Colombia e altri, che prendono posizione contro l’intervento militare in Venezuela. Questo perché si manifesta una coscienza latinoamericana a proposito dell’interventismo. La pace trova la sua realizzazione attraverso la giustizia sociale e la sovranità, ma gli Stati Uniti e le loro politiche non consentono che ciò accada”, ha affermato Morales.

Il presidente ha inoltre analizzato la situazione attuale a Cuba, sottolineando l’illegittimità del blocco economico: “Tutti noi siamo al fianco di Cuba, e [Trump] non può perseguire la strada del blocco economico”, ha detto Morales.

Il leader della Bolivia ha affrontato l’argomento dei fenomeni climatici che si sono manifestati di recente, mettendo in risalto la necessità di mettere in atto strategie che tutelino la natura: “Il consumo, lo sfruttamento e l’industrializzazione causano danni incalcolabili all’ambiente, per questo tutte le nazioni hanno l’obbligo di raggiungere un accordo dopo il fallimento di Parigi, e se Trump non è d’accordo che si faccia da parte”.

Il presidente ha poi affermato che il socialismo costituisce il fondamento della rinascita della Bolivia, senza bisogno di creare forme di dipendenza finanziaria dagli Stati Uniti: “Noi abbiamo intrapreso la strada della redistribuzione delle ricchezze”.

Morales ha indicato come i presupposti ideologici degli Stati Uniti vengano utilizzati per sottomettere i popoli dell’America Latina: “La separazione dei poteri è una dottrina nordamericana. L’impossibilità dei sindacati di fare politica è un concetto nordamericano”.

Il presidente ha infine parlato delle proprie intenzioni e rivelato in cosa consisterà il fulcro del suo discorso davanti alla settantaduesima Assemblea Generale delle Nazioni Unite: “Farò appello all’umanità comune che unisce tutti i popoli del mondo, inviterò a una profonda riflessione a proposito dei mali del nostro tempo, le crisi finanziarie, climatiche e ambientali, e a proposito del grande nemico delle nazioni, il capitalismo“.

(da TeleSUR – Traduzione di Maria Teresa Marino)