“The White Helmets”, fotografo invitato al Lucania Festival: protesta di FdI

Riportiamo il comunicato del Dipartimento Integrazione e Immigrazione di Fratelli d’Italia-AN inviato solo agli organi di stampa, riguardo il Lucania Film Festival in programma la prossima estate, in merito alla decisione degli organizzatori di invitare il direttore della fotografia del documentario sui “caschi bianchi” in Siria, Khaled Khateeb.

Abbiamo appreso dai giornali che il Lucania Film Festival, evento finanziato con denaro pubblico (sul loro sito si legge di commesse da Ministeri e Fondazioni, tra i partner anche la Lucania Film Commission), ha invitato come ospite d’onore della sua XVIII edizione, tale Khaled Khateeb, fotografo del docufilm “White Helmets”, sui tristemente famosi “elmetti bianchi” della guerra in Siria.

Gli “elmetti bianchi” sono un’organizzazione che dichiara ufficialmente di prestare soccorso nella guerra civile siriana. In realtà essa è presente solo ed esclusivamente nelle zone controllate dai terroristi, ed è assente in tutto il resto del paese. Inoltre, secondo importanti ONG come Emergency, si tratterebbe di un’organizzazione creata da mercenari e trafficanti di armi, finalizzata a costruire, ad uso e consumo del mercato occidentale, un’immagine edulcorata di varie organizzazioni, tra cui al-Qaeda e Isis, e in questo modo perpetuare un conflitto che ha già fatto quasi mezzo milione di morti e quattro milioni di profughi.

In ogni caso, è certo che gli “elmetti bianchi” svolgano un importante ruolo logistico nell’ambito della guerra in Siria, sempre dalla parte dei terroristi e contro la popolazione civile. Dunque, è semplicemente inaccettabile che uno dei responsabili di questa brutta pagina della cronaca del Medio Oriente venga ospitato in Lucania, per di più a spese nostre.

Crediamo che gli organizzatori del Lucania Film Festival abbiano sinceramente preso un brutto abbaglio, forse a causa della loro scarsa conoscenza del conflitto siriano, un conflitto molto complesso.

Chiediamo pertanto con forza, al direttore artistico Rocco Calandriello, che venga immediatamente revocato l’invito di Khaled Khateeb, persona troppo vicina ai responsabili della guerra civile siriana per poter essere ospitato in un paese civile, tanto più che in Basilicata vengono ospitati numerosi profughi siriani, vittime non solo dei terroristi, ma anche dei loro fiancheggiatori, come è, appunto, Khateeb.

Chiediamo inoltre alle istituzioni, responsabili dei finanziamenti al Lucania Film Festival, di considerare l’ipotesi di revocare i finanziamenti per questo evento, soprattutto se non vi sarà un’immediata retromarcia dei suoi vertici sulla grave problematica che abbiamo sollevato.

Invitiamo infatti a considerare che, ogni tipo di incitazione o sostegno alla guerra, può costituire reato ai sensi dell’articolo 270 sexies del codice penale, il che sarebbe ancora più grave se avvenisse con il patrocinio pubblico.

Della guerra bisogna parlare liberamente, ma con i responsabili di crimini così gravi come quelli dei terroristi siriani non si può e non si deve condividere niente. E la cosa è gravissima, se consideriamo che nessuno ha ancora pensato di invitare, quantomeno, un esponente delle altre parti del conflitto, come il governo legittimo di Damasco, le minoranze cristiane, le milizie curde, le minoranze sciite.

Se non avremo riscontro, saremo costretti a contestare personalmente la presenza di Khaled Khateeb, direttamente ad agosto, durante la sua comparsata in Lucania, per ricordargli le sue responsabilità in un dramma che sta distruggendo la vita di milioni di persone.

Potenza, 28 Febbraio 2017

(Francesca Messina, Responsabile regionale Dipartimento Integrazione ed Immigrazione FdI-AN)