L’Italia sta riaprendo l’ambasciata in Siria?

L’Italia sta rinnovando la sua ambasciata nella capitale siriana di Damasco al fine di riaprirla a breve, così riporta il giornale libanese al-Nashrah citando il suo corrispondente in Siria.

Nelle ultime due settimane, diverse fonti governative siriane riferiscono che l’Italia si sta preparando a riaprire la propria ambasciata a Damasco, affinché l’Unione Europea, che ha posto sanzioni al paese a partire dal 2011, recuperi gradualmente le relazioni con la Siria.

L’Italia, che ha grossi investimenti in Siria, ha mantenuto un basso livello di relazioni diplomatiche con la Siria nel corso della guerra, al contrario degli altri paesi europei. Oltretutto, Roma non è stata coinvolta nel fallimentare piano di Washington di armare e addestrare l’opposizione siriana, e non ha preso parte ai recenti bombardamenti.

Lo scorso anno, il Centro Europeo per i Diritti Umani e Costituzionali (ECCHR) ha svelato che il capo dell’ufficio della sicurezza nazionale siriano, Ali Mamlouk, ha compiuto una visita segreta in Italia e ha incontrato il ministro dell’interno e altri membri del governo. La visita, che è stata ampiamente criticata in quanto ha violato le sanzioni imposte alla Siria, è stata un momento storico.

L’Italia non è l’unico paese europeo che sta lavorando per ripristinare il dialogo con la Siria. Anche l’Inghilterra, secondo alcune fonti, ha intenzione di riaprire la propria ambasciata a Damasco entro due anni. Le speranze che l’Inghilterra compia un simile passo sono poche, visto il suo coinvolgimento nella guerra siriana. Tuttavia l’Italia, che è ora diretta da un governo dalla politica fortemente anti-terroristica, potrebbe osare sfidare l’Unione Europea e ripristinare le proprie relazioni con la Siria.

(Da Southfront – traduzione di Federico Bezzi)