“Governi Renzi e Gentiloni tra i migliori della storia”: le assurdità del ministro Calenda

In una dichiarazione rilasciata alla stampa il Ministero dello Sviluppo Economico Carlo Calenda – oramai ex, vista la recente tornata elettorale – ha avuto il coraggio di dire che “I Governi Renzi e Gentiloni sono stati fra i migliori della storia”.

Un’assurdità palese soprattutto sotto l’aspetto economico come dimostrano, anzitutto, i noti dati sull’aumento della povertà e delle diseguaglianze sociali in Italia tanto per cominciare.

Quanto sopra descritto trova, d’altronde, conferma in ulteriori studi. In particolare, si ci riferisce a quello recentemente pubblicato dall’Eurostat – notoriamente non un organo di informazione “populista”– secondo il quale sarebbe “a rischio povertà anche chi lavora”.

Nello specifico, secondo l’analisi dell’omologo europeo dell’ISTAT nel 2016 “l’11,7% degli occupati Italia, quasi uno su otto, pari a circa 2,6 milioni di persone, è a rischio povertà”. Un dato “in crescita rispetto al 2015 (era l’11,5%) e soprattutto sul 2010 (+2,2 punti percentuali)” e che si “si fissa largamente al di sopra della media europea”.

Una situazione determinata, sempre secondo EUROSTAT nel suo report, “dal tipo di contratto con un dato complessivo doppio per coloro che lavorano part time (15,8%) rispetto a quelli che lavorano a tempo pieno (7,8%) e almeno tre volte più alto nel complesso tra coloro che hanno un impiego temporaneo (16,2%) rispetto a quelli con un contratto a tempo indeterminato (5,8%)”.

In altri termini, seppur non lo dica chiaramente per ovvie ragioni politiche, vista e considerata anche la coincidenza temporale, l’istituto di statistica europeo sancisce nero su bianco che la causa della povertà tra chi lavora è sostanzialmente attribuibile al c.d. Jobs act tanto voluto da Renzi e dal suo governo e da questi attuato progressivamente con una serie di interventi normativi nel biennio 2014/2015.

Quanto sopra esposto rende necessarie tre considerazioni finali. La prima è che le nuove misure in materia lavoristica inaugurate da Renzi e mantenute da Gentiloni hanno effettivamente precarizzato e reso più poveri milioni di italiani, nonostante i grandi e solenni proclami che questi hanno fatto in senso contrario.

La seconda considerazione riguarda il fatto che è necessario una decisa inversione di marcia in questo settore se non vogliamo trovarci livelli insostenibili di povertà anche tra chi un lavoro molto fortunatamente lo ha.

La terza è che il Ministro Calenda, prima di parlare, dovrebbe quantomeno andarsi a nascondere o ritirarsi a vita privata viste le sue dichiarazioni senza totalmente infondate.

(di Manuele Serventi Merlo)