L’Italia ha incontrato il capo dei servizi segreti siriani
Un incontro diplomatico segreto tra Ali Mamlouk, capo dell’intelligence siriana e uomo molto vicino al presidente siriano Bashar al-Assad, e il suo omologo italiano Alberto Manenti, direttore dell’Agenzia Informazioni e Sicurezza Esterna (AISE), sarebbe avvenuto a Roma lo scorso gennaio.
La notizia, apparsa a febbraio sul quotidiano libanese Al-Akhbar, è stata rilanciata oggi dalla testata francese Le Monde, la quale ha polemicamente definito l’incontro “una violazione degli atti legislativi dell’Unione Europea contro il regime” di Assad.
L’incontro, avvenuto a quanto pare su invito dell’AISE e grazie alla mediazione del capo della sicurezza libanese Abbas Ibrahim, avrebbe lo scopo di rompere l’isolamento dei paesi europei con la Siria e riallacciare i rapporti diplomatici. “Mamlouk può parlare di migrazione, di questioni di sicurezza, ma sono pretesti. Tocca queste questioni con il solo scopo di approfondire piano piano i rapporti della Siria con Roma in un quadro più generale. Per i siriani, l’Italia è un ponte verso il resto dell’Europa”, ha dichiarato il direttore dell’AISE a Le Monde.
Secondo Al-Akhbar, gli italiani “hanno promesso di lavorare con i partner europei per alleggerire le sanzioni” verso la Siria, in particolare con i tedeschi, ma anche la Francia, scrive il quotidiano, vuole allentare la tensione con il regime di Assad.
(La Redazione)