Il PD: tra conflitti d’interesse, corruttela e incapacità

La seconda repubblica è stata un vero disastro sotto molti punti di vista, dalle false illusioni alle limitate speranze generate dai governi di centro-destra, prima, a quelli di centro-sinistra, poi. Certo è che mai ci si sarebbe aspettati che l’Italia, dotata di una tradizione politica di grande rispetto, potesse generare “la classe dirigente più squallida della sua storia”, almeno circoscrivendola dallo Statuto Albertino in poi.

Questo Partito “presunto” Democratico è un qualcosa che si è abbattuto sul nostro popolo alla stregua della peste nera a Firenze. Infatti, proprio da questa viene la commistione tra poteri “forti” e politica a confronto della quale Berlusconi e il suo “misero” capitale produttivo è poca cosa. Banche, massoneria, dame e rampolli di corte, c’è di tutto di più dentro questo minestrone dal gusto “barocco”.

La questione delle banche è fondamentale, visto il ruolo chiave che ha nel governo un membro della famiglia Boschi. Banca Etruria, tra le altre, è riuscita grazie alla maggioranza parlamentare e ai trucchetti governativi – quelli delle rivelazioni di De Bortoli ad esempio – a prosciugare i conti di migliaia di risparmiatori. Inoltre, riguardo le intercettazioni di “babbo” Renzi sulla vicenda Consip sorgono molti dubbi. Sempre nell’ambito governativo, poi, e senza tirare in ballo la giustezza o meno del provvedimento vaccini, non è possibile che al Ministero della Salute sieda un membro del consiglio d’amministrazione della Fondazione Glaxo-Smith Kline.

Altro notevole conflitto di interessi è l’ingresso al Ministero della Giustizia di Costanza Hermanin della Open Society Foundation di George Soros. Questa è la consigliera politica di Gennaro Migliore, strenuo difensore dell’operato delle ONG e accusatore del PM Zuccaro. Su piani diversi del potere, poi, c’è tutta la vicenda massoneria, che in Italia ha il suo “centro” in Toscana col Grande Oriente d’Italia.

Già in base alla sola vulgata giornalistica, si sa dei legami di membri della massoneria con i referenti governativi e le famiglie più potenti che sostengono il governo Renzi. Anche in questo caso ci si è riempiti la bocca per anni, e mi rivolgo al “popolo della sinistra”, con l’anti-berlusconismo e la questione P2, e ora si appoggia un governo che ha agganci con il gotha massonico e con ben altri gruppi di pressione – pensiamo solo alla questione ONG-Soros, oppure alle trame del Bilderberg.

Sarebbe comodo, però, per i quadri medio-bassi o per la base del partito smarcarsi dalla dirigenza addebitando le colpe ai piani più alti e ad una sorta di Realpolitk del “così vanno le cose”. La corruttela e le collusioni sono a tutti i livelli e il guaio è, inoltre, che questa viene abbinata al mal governo e ad una incapacità effettiva a governare da parte del PD. I suoi esponenti, pur di sistemare quei quattro smidollati dei figli hanno rovinato un paese, e quel che di buono che vi era rimasto.

In diversi ambiti si paga questa incapacità come nei servizi, cavallo di battaglia storico della sinistra, dove l’umanitarismo dell’”aiutare il prossimo” fa da collante per speculatori e criminali di ogni genere (vedere tra le altre “Mafia Capitale”). E in tutti i piccoli e medi “carrozzoni” che si occupano del cosiddetto disagio e della devianza psico-sociale – sia sempre “benedetta” per i signori in causa-, parafrasando Totò.

Veniamo, dunque, alla CGIL, che se Berlusconi avesse fatto solo 1/10 delle manovre di “classe” dei governi democratici avrebbe portato nelle piazze milioni di persone. Questa, la CGIL, continua a fare lobbismo a tutti i livelli.  Non parliamo poi della scuola, il parco giochi del governo Renzi. Si truccano concorsi, si corrompono dirigenti, si ergono sui vari piedistalli dell’accademismo nuove baronie, ancor più mentalmente limitate di quelle precedenti.

Tutto ciò già accadeva in precedenza, è vero, ma il dato della caduta “drammatica” dei livelli intellettivi di docenti e alunni – cosa tutta recente e non addebitabile esclusivamente alle distrazioni del mondo contemporaneo – è la novità sostanziale dell’era PD. Ancora sulla scuola, già le riforme cominciate, sempre dai governi del centro-sinistra, dai vari Zecchino e Berlinguer miravano alla distruzione della riforma Gentile.

Esse hanno favorito, quindi, un sapere tutto tecnico e specialistico, in linea, ancora una volta, con i disegni globalisti delle élite dalle ingenti ricchezze, altro che la scuola gentiliana di censo alla vecchia maniera. A riguardo accenniamo brevemente, inoltre, a tutta la questione alternanza scuola-lavoro, primi approcci allo sfruttamento. Poi, con la scusa dell’attacco al classicismo, si è resa la scuola italiana – Licei e Università in particolare – poco più di un corso di formazione dove si studiano testi dal sapere assai anestetizzante, facendo rarissime eccezioni. Infine, il tutto viene condito da questa “educazione al cosmopolitismo” e al “rinforzo dell’economia di altri stati” che va sotto l’acronimo Erasmus.

Ricordiamo anche i legami che persistono, eccome, con la fazione militante della magistratura “Magistratura democratica”. Dove sono finiti i tempi del giustizialismo tutto forca mediatica, suicidi, e monetine da 100 lire sempre pronto a chiedere la testa di questo o quel politico e animato dai peggiori prodotti umani, ovvero il rancore e l’invidia. Oggi che ogni tanto il buon Davigo, almeno fedele a sé stesso, chiede a viva voce provvedimenti e analisi sui nuovi livelli di corruzione, nessuno lo sta a sentire, e Renzi si permette anche il lusso di schernirlo.

Su questo fronte, avevamo dimenticato il deus ex machina Cantone, le sue disposizioni sulla trasparenza sono violate dallo stesso Ministero della Giustizia, condannato dal TAR proprio negli ultimi tempi.

Una breve rassegna la facciamo entrando nel merito dei provvedimenti. Saltiamo la vicenda referendum dove inorridisce pensare che Maria Elena Boschi, dotata di una dialettica alla Walt Disney, avrebbe dovuto manomettere la costituzione. Sulla questione immigrazione, invece, l’Italia è, al netto delle posizioni che calcano la mano o meno su questa vicenda, possibile terreno di disordini ad opera di futura manovalanza criminale africana, e gli esempi delle Banlieu e dei sobborghi di Londra, non sono proprio un futuro auspicabile.

Sempre su questo tema va annoverata la politica estera tutta sbagliata ad opera del governo Gentiloni, clamoroso l’accordo con la Libia per controllare i flussi migratori, peccato però che col governo sbagliato – quello Al Sarraj che tra i due è minoritario e senza appoggi internazionali.

Quest’accordo, tra l’altro, è stato “sconfessato” stesso da Al Sarraj proprio recentemente, chissà cos’altro avrà combinato Gentiloni. Ricordiamo, inoltre, il provvedimento sulla legittima difesa valida solo per le ore diurne. Solo una mente “brillante” può concepire una tale insensata riforma, che tra l’altro ha l’effetto di intasare gli uffici giudiziari dato il suo forte tasso di interpretabilità.

Cosa dire anche, sull’economia, di tutti quei numeri che di tanto in tanto vengono diffusi da Palazzo Chigi, con questi annunci roboanti da parte del mainstream, I poveri italiani, con elevatissime capacità di “sopportazione”, degne del Cristianesimo dei martiri, non fanno una grinza agli annunci dei vari Padoan e Poletti. Questo mese è diminuita anche la disoccupazione giovanile, dello 0, 2% sic!, (entro quali dati “complessivi”, però, quello non è dato sapere).

Ma la colpa come diceva “giustamente” Librandi, sempre PD, a Fusaro è dei giovani, che non hanno voglia di fare nulla e che invece di filosofare dovrebbero inventarsi il lavoro. Mica come lui che ha il libretto di lavoro che comincia a 14 anni – dio ce ne scansi dai self made man. Capitolo a parte lo meritano i pseudo-diritti e i cavalli di battaglia dell’ideologia filantropo-umanitaria che ha la principale firma carte nostrana nella presidenta Boldrini, una vera femme fatale del politicamente corretto.

Brevemente abbiamo lo Ius Soli ovvero l’eliminazione dei diritti degli autoctoni equiparati agli immigrati in vari ambiti. Dalla questione costo del lavoro alla creazione del “migrante”, l’individuo sradicato e identico, facilmente manipolabile nell’aspetto economico-sociale e nei vari piani di modifica demografica e sostituzione etnica.

Altra fondamentale battaglia la questione/ossessione diritti dei gay (cavallo di troia del Gender), lotta all’inesistente “fascismo”, all’omofobia, al “razzismo”. Tra i vari argomenti, passati sotto banco, grazie al monopolio dei media targati democratici, vi è un fatto molto grave riguardante le condanne da parte dei gestori della comunità “il Forteto” in Toscana per abusi sessuali su minori.

In tale vicenda sono in atto “omissioni” della sezione regionale del PD. A riguardo, sulle amministrazioni locali, c’è tanto da dire, il malgoverno e le collusioni con le ditte appaltanti di servizi sono all’ordine del giorno. Mai si era vista prima degli ultimi anni una tale orda di “affamatori di popoli” in azione. Ma non ci si spaventi, non riescono più a tenere neanche la “democratica” e “popolare” Emilia-Romagna e la “rossa” Toscana, e le elezioni amministrative ne sono state conferma.

Di questo governo si può parlare da viarie angolature come abbiamo visto, ma cartina tornasole sono sicuramente i suoi vari personaggi di “spicco” che come i frutti di alberi denotano la qualità di una rivoluzione (Silone docet!).

Tra i vari Delrio, Fiano, Richetti, Orlando vi è davvero l’imbarazzo della scelta. Ma soprattutto cosa dire della famosa vittoria delle “donne in politica”: Boldrini, Boschi, Madia, Malpezzi, Picierno, Morani. Ovviamente il “donne in politica” è ironico visto che dubito che messe insieme le “suddette” riescano a malapena ad equiparare il lobo frontale del cervello di Tina Anselmi.

Anche determinate esponenti di FI venute dal mondo della TV sembrano molto più esperte e sensibili, politicamente ed umanamente, delle politiche del centro-sinistra. Ovviamente escludiamo dal conto la “tecnica” Fornero, che con le sue lacrime di coccodrillo ha dato il LA ad una delle riforme più dissanguanti della storia. Incredibilmente, poi, quando qualcuna di loro fa qualche affermazione sensata come la Serracchiani o la Prestipino, su immigrazione e possibile scomparsa dell’italianità tutti a darle addosso (come osano violare i dogmi del pensiero unico!).

Oppure il ministro Minniti che riceve critiche da “sinistra” per quelli che, invece, sono “limitati” tentativi di mettere ordine sulla questione clandestini – della serie il mondo alla rovescia.

A quanto pare, dunque, il quadro non è dei migliori e la mediocrità elettiva con la quale si riconoscono tra loro membri e sostenitori di questo governo, e di tutto il PD in generale, è davvero fattore duro da abbattere. Del resto di meglio al loro interno chi dovremmo menzionare? Bersani – uomo d’apparato –, D’Alema – il guerrafondaio – Fassino – e i suoi amici della finanza –, addirittura rimpiangere Prodi – membro del Bilderberg, dell’Istituto Aspen e del Trilateral – o Veltroni – filo-americano e buonista avant lettre.

Anche le armi ideologiche che mettono in campo quelli del PD per lavorare sulle menti degli italiani sono davvero di scarsa qualità. Il politicamente corretto e il pensiero unico, sono questi i veri temi che si trovano sui vari Repubblica, L’espresso, Rai 3 e le loro varianti “radical” de il Manifesto e delle trasmissioni di Santoro.

A quanto pare la critica sarà stata un po’ dura, certo, e agli alfieri del “fare” che inveiscono contro coloro che non hanno responsabilità di governo, diremo che in tutti gli ambiti peggio del non fare c’è solo il fare male. Quindi l’esortazione ai nostri “governanti”, il programma “minimo” riformatore è “state fermi, non peggiorate le cose”!

(di Roberto Siconolfi)