ADDIO A RAFSANJANI

TEHERAN- L’Ayatollah Hashemi Rafsanjani, presidente del Consiglio per il Discernimento ed ex presidente dell’Iran, è morto l’8 gennaio scorso in un ospedale di Teheran all’età di 82 anni.
E’ morto per gravi condizioni cardiache, secondo fonti vicine alla famiglia Rafsanjani.
La cerimonia funebre si è tenuta il 10 gennaio.
“L’anima del grande uomo della rivoluzione e della politica, grande esempio di pazienza e forza, è ascesa al cielo”, ha twittato il Presidente iraniano Hassan Rouhani.
Rafsanjani, autentico seguace dell’Ayatollah Khomeini, colui che fondò la Rivoluzione Islamica nel 1979, ha condotto per sei decadi una vita politica eclettica e dinamica.
Nato nel 1934 in un villaggio orientale della provincia di Kerman, Rafsanjani è cresciuto in una famiglia facoltosa. Ha iniziato la sua carriera politica negli anni ’60, legando i suoi ideali politici a quelli del fondatore della rivoluzione islamica, l’Ayatollah Rouhollah Khomeini, dimostrandogli presto le sue qualità di leadership e ottenendo la sua piena fiducia. Per il suo ruolo nelle campagne anti-monarchiche, fu arrestato dalle forze di sicurezza di Mohammad Reza Pahlavi.
Con il trionfo della Rivoluzione Islamica nel 1979, Rafsanjani divenne il primo Presidente del Parlamento dell’Iran post-rivoluzionario.
Nel 1980, l’Ayatollah Khomeini insignì Rafsanjani del ruolo di comandante in capo delle forze armate, dopo che il dittatore iracheno Saddam Hussein annunciò la guerra contro la allora nascente Rivoluzione.
Rafsanjani servì la Rivoluzione con le sue capacità, nei ruoli di Presidente del Parlamento (1980-1988), Presidente (1989-1997), e Presidente del Consiglio per il Discernimento (dal 1988 alla sua morte). Fu anche a capo dell’Assemblea degli Esperti dal 2007 al 2011, e, ad interim, Predicatore del Venerdì di Teheran dal 1981 al 2009.
“Gli uomini della storia lo ricorderanno per sempre. Coloro che gli augurano del male devono tenere a mente che Hashemi è vivo, perché il suo movimento è vivo”, disse Khomeini di Rafsanjani dopo che egli sopravvisse a un tentativo di assassinio il 25 Maggio 1979.
L’incrollabile Ayatollah fondò il Partito dei Quadri della Costruzione nel 1995, e fu anche uno dei co-fondatori del Partito della Repubblica Islamica e della Società del Clero Combattente.
Pur conducendo una frenetica vita politica, ciò non ha impedito a Rafsanjani di agire da politico pragmatico. L’era post-bellica di Rafsanjani (1989-1997) ha visto un grande sviluppo economico, una crescita del settore privato, e una crescente prosperità delle classi medie e alte. Fondò anche la Università Islamica Azad, oggi una delle più grandi sedi universitarie del mondo, che contà metà dei laureati dell’Iran.
Rafsanjani fu anche un letterato, autore di numerosi libri, inclusi una “Storia della Palestina”, e l’opera “Tafsir Rahnama”, una esegesi del Corano di 20 volumi.

(da Tehran Times – Traduzione di Federico Bezzi)