Giornalismo e scorrettezza: un altro caso

Tempo fa abbiamo pubblicato un articolo intitolato “Giornalismo e scorrettezza: binomio solido in Italia”. Il punto fondamentale dello scritto era il fatto che i giornalisti, nell’esercizio della loro funzione, dovrebbero, in teoria, operare rispettando i canoni della verità e della correttezza. Nonostante ciò, purtroppo, molto spesso, firme anche note al grande pubblico non rispettano questi semplici – ma fondamentali – doveri.

A questo proposito, nell’articolo sopra citato riportavamo alcuni esempi nei quali possiamo ora collocare anche il quotidiano “Left” protagonista recentemente di una forte diatriba con Stefano Feltri, Vice Direttore del “Fatto Quotidiano”, per l’intervista fatta insieme a Fulvio Scaglione per conto di “Avvenire” al Presidente siriano Assad.

Sostanzialmente, il quotidiano diretto da Matteo Fago contesta ai due intervistatori di aver fornito una cassa di risonanza mediatica al perfido dittatore sanguinario. Accuse, queste, che risultano a dir poco ridicole considerato che scaturiscono da una testata ha esaltato pubblicamente in maniera totalmente acritica i c.d. “white helmets” – dedicandogli addirittura la propria copertina d’apertura – quando erano ampiamente documentati i loro rapporti con le milizie fondamentaliste islamiche operanti in Siria.

Con riferimento particolare a Scaglione poi, lo si accusa esplicitamente di riprendere e diffondere fake news. Questo giudizio, riferito ad un suo articolo sui finanziamenti esterni delle proteste anti Trump, oltre ad essere assolutamente privo di fondamento, pare estremamente scorretto in quanto palesemente orientato a screditare professionalmente il giornalista in questione cercando di togliergli meschinamente ogni autorevolezza. Una scorrettezza molto grave che è assurdo possa passare sottotraccia.

(di Manuele Serventi Merlo)