Terremoto: mentre l’UE ci fa i conti in tasca, Orban dona 500 mila euro

Mentre l’UE, in un momento di serie difficoltà e tensioni, pressa l’Italia per ottenere una nuova manovra correttiva, alcune nazioni spesso salite alle cronache come scomode, non allineate alle politiche comunitarie e finanche ritenute “xenofobe” per aver portato avanti politiche differenti in materia di immigrazione, pensano ai terremotati del centro Italia. È il caso, ad esempio, dell’Ungheria di Viktor Orban.

Poche settimane fa, Il priore Renato Carradori della Chiesa del Sacro Cuore di Tolentino, in provincia di Macerata, ha lanciato un appello al presidente ungherese, chiedendo un aiuto per la ricostruzione della struttura, uscita fortemente danneggiata dalle continue scosse. Oggi il quotidiano Il Tempo riporta questa notizia: Viktor Orban ha dato indicazione al Ministro dell’Economia di elargire un contributo di 500 mila euro verso “i nostri fratelli cristiani italiani colpiti da calamità naturale”, come scritto dallo stesso premier ungherese in una nota.

Un gesto di solidarietà di un presidente, più volte nel mirino della sinistra e dei media liberal, che dovrebbe far riflettere. Se si pensa che, nonostante la presenza numerosa di basi NATO sul nostro territorio, nei giorni dell’emergenza-neve e del terremoto non si è alzato un solo elicottero militare di aiuto, nessun soccorso alpino o alcun intervento tempestivo dei vigili del fuoco.

(di Luigi Ciancio)